Dormi Aylan

Dormi, Aylan. Un dio, impietosito, ti avrebbe mutato in corpo astrale:oggi, invece, ti rendiamo – virtualmente – speciale…  
di Massimo Parolini

 

 

Aylan

Si chiamava… Non ha più nome

 

cancella anche quello

nel vomito del mare

l’occidente baumaniano

nelle sue liquidità…

Rimane, ma per poco, una nuova

icona pop, virale in poche

ore, sui social coi “mi piace”…

Ei fu… Siccome immobile

la spoglia immemore

la terra attonita

al video sta…

Here lies one

whose name was

writ in water*

Dormi, Aylan

con Galip e tua madre Rihan…

non dare ascolto,

allegro bimbo curdo

di Kobane, su quella spiaggia

a tutti i senza terra che

neanche il mare sa accettare…

un dio, impietosito,

ti avrebbe mutato in corpo astrale:

oggi, invece, ti rendiamo – virtualmente – speciale…

 

All’ombra del verde melograno

fra un pianto antico ed un “i like” nuovo

rispuntano i fiori del dolore,

corolle oscure di un atro fondo

che nessun dio vuol più spiegare,

che nessun mondo – dietro al mondo –

potrà con un guizzo

giallo illuminare…

 

 * Iscrizione funebre di John Keats.

( http://farapoesia.blogspot.it )

 

    di Massimo Parolini
       (09/03/2016)

 

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