Duca, Orlo invisibile, versi di colori, di vita

Germana Duca “Orlo Invisibile”, un bel viaggio poetico con profumi di tenerezza  nel gioco della vita.

di Michele Luongo

 

Germana Duca, Orlo invisibile, versi di colori di vita Orlo Invisibile è una raccolta di piacevole poetica, ritratti di racconti che grazie all’immediatezza dei versi di Germana Duca, emergono le contraddizioni delle immagini, del linguaggio, dei suoni e dei colori dell’umanità, sempre più sul lembo del senso della propria vita. Il libro è suddiviso in tre parti ed è impreziosito dalla prefazione di Alessandro Ramberti e dalla postfazione “Suite Ducale” di Katia Migliori, che illustrano magnificamente i temi espressivi della poesia della Duca.

Melusina è la poesia racconto d’inizio della silloge, “Melusina è una donna a un uomo/ Sposata/ a una condizione:/che di vietarle la scrittura lui/ non abbia alcuna tentazione / Si trasforma in corsiva farfalla/ E’ l’alba. Melusina non se ne va”, l’autrice da un grande valore al significato di sposa e madre. 

Versi come un diario che danno voce al silenzio “ Cercano rifugio lontano/dalla loro terra, lontano// Per adagiarli sui propri fondali/ il mare geloso i fuoriusciti/dalla superbia del mondo”, già “La vita fa il suo gioco/ Con lei si impara molto: siamo tutti / vivi per un po’ ”. E a volte siamo proprio cosi piccoli noi esseri e dimentichiamo che “Il tempo è un dio sfuggente/ Non si può dilatare a piacimento”.  E lasciamo “Paesaggi di valore barattati” per futili interessi . Lettura scorrevole con profumi di tenerezza  con “Le fatine della neve/ Dal bosco, fino alla fiamma che sfavilla,/trasportano insieme rami di ginepro”, e i ricordi: “ho guardato fuori e vi ho visti/ che soffiavate bolle di sapone/ Nel sole di mezzogiorno vi ho visti/ correre sul prato”, e la  “Linea d’ombra” senza tempo: “Il viso della madre/ Non si ferma, passa oltre”.

Dicevamo, appunto, ritratti, quasi una cronaca del tempo della Germana Duca, che non lascia di certo la gustosa gastronomia, “Cucina urbinate/ Cucina buona di spiedo e pilotto / Col ferro si stampano i passatini / la braciola va stesa e arrotolata/ Vigilia, cucina di magro:brodo/di cece, in bianco il baccalà/ Il vino ha un gusto naturale”.

Ogni parte del libro termina con quattro amabili poesie dedicate ai mesi dell’anno, cosi “Marzo / come giovane donna/dopo prima notte d’amore,/si sveglia stiracchiandosi/la primavera”, “Agost / Esodo controesodo esodati”, “Dicembre/ Ho più di duemila anni e mi guardo intorno,/ Sto in pensiero e spero. Come tutti bambini del mondo”.

E’ un bel viaggio poetico quella della Duca che pone al fine del libro: “In preghiera con il Salmo 144” , “ Tu annodi e recidi l’eterno intreccio/ Tu che da sempre misuri il tempo/ Dio, che offri ai figli e ai figli dei figli”, e ci riporta al significato dell’essere umano. 

Germana Duca “Orlo Invisibile” Ed. Manni, Lecce, 2017, Pag, 62, Euro12,00 ISBN 978-88-6266-770-8  – www.mannieditore.it 

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (10/03/2017)

 

 

 

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