Michele D’Alessio, il cammino di un Guerriero di luce

Michele D’Alessio, il  cammino di un “Guerriero di luce”. Da giornalista ha scritto una infinità di articoli fondando in ultimo una sua rivista: “ La città degli altri”, alla quale hanno aderito molti giovani .

di Vincenzo D’Alessio 

Michele D’Alessio, il  cammino di un Guerriero di luce
Michele D’Alessio, 1 X 2 Vince la Morte, Edizioni G.C.F.Guarini, Solofra,1991

Nato a maggio di sessantasei anni fa nell’industriosa città della concia delle pelli del Sud della penisola, Solofra (AV), ha concluso ieri il suo cammino terreno lo scrittore, giornalista, imprenditore e animalista, Michele D’Alessio.

Ha condotto la sua esistenza ispirandosi, inconsciamente, alle parole dello scrittore brasiliano Paulo Coelho: “(…) Il guerriero della luce proietta il suo pensiero al di là dell’orizzonte. Sa che, se non farà niente per il mondo, nessun altro lo farà. Allora partecipa al Buon Combattimento e aiuta gli altri, anche senza comprendere appieno il motivo per cui lo fa.” ( “Manuale del guerriero della luce”, pag.138).

Da imprenditore si è inserito egregiamente nel tessuto sociale cittadino.

Da giornalista ha scritto una infinità di articoli su quotidiani di carattere regionale, provinciale, fondando in ultimo una sua rivista: “ La città degli altri” , negli anni ottanta, alla quale hanno aderito molti giovani .

Ha partecipato ad incontri e convegni con interventi spesso critici: emblematico quello avuto con il professore Nando Dalla Chiesa  a maggio del 1991 presso il Circolo della Stampa di Avellino.

Attento conoscitore del territorio si è prodigato, rischiando anche la vita, nella lotta contro il traffico della droga nell’abito della provincia napoletana e irpina.  

Convinto animalista ha salvato molti cani randagi da una morte certa, consegnandoli ai canili comunali e sollecitando le Autorità competenti a prevenirne l’abbandono nelle aree boschive delle valli irpine. 

Negli anni Novanta ha tentato la strada della politica, per rispondere alle richieste dei suoi lettori e per un senso personale di autostima legato alla dialettica ricca dei valori trasmessogli in ambito famigliare. Deluso dal contatto con il mondo della politica lascia tutto per riprendere la quotidianità del suo lavoro e la passione per il giornalismo.

L’ ultima testimonianza del suo impegno di scrittore è stata affidata al volume: “ 1 X 2: Vince la Morte” ( Edizioni G.C.F.Guarini, Solofra,1991) nel quale sono raccolte le esperienze vissute in prima persona nella lotta contro la Mafia territoriale, le occulte collusioni e le giovani vite perse in questa lotta al degrado che nel Sud della nostra penisola dura da troppi anni.

Affidiamo la sua memoria a quanti lo hanno sostenuto durante il suo viaggio e speriamo che i giovani troveranno nei suoi scritti l’energia per imitarne l’esempio.

 

    di Vincenzo D’Alessio
        (06/06/2018)

 

 

 

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