Parole come pietre

Chi ha veramente ucciso JO COX, parlamentare, laburista, inglese, uccisa due giorni fa a Birstall, alle porte di Leeds nello Yorkshire. “Dove vediamo l’intolleranza dobbiamo respingerla. Questi sono i valori che Jo Cox rappresentava”, ha detto il premier britannico David Cameron.

di Ennio Di Francesco

 

Parole-pietre-male-oscuro“Le parole sono pietre” di Carlo Levi rendono plasticamente l’idea facendo pensare a una lapidazione biblica, morale e fisica. Forse oggi é più allucinante. Prima si poteva vedere, sapere, chi scagliava la pietra. Ora ogni parola esce, pensata ( più o meno), gridata, sussurrata, pappagallesca, dottamente farcita, metallica, spesso non vista, da mille bocche in rivoli di ideologie, schemi, verità assolute. Contro qualcuno, individuato o astratto, un’idea, un pensiero, forse il mondo intero. Non importa, purché la PAROLA sia contro, CONTRO. Purché abbracci, soddisfi l’EGO di chi la emette, personale eppure percepito come collettivo. Contro chi è divenuto simbolo del diverso, un fantasma divenuto NEMICO.
Le parole allora si caricano, diventano sentimenti: odio, voglia di offendere, distruggere. Si trasformano in orgasmo spasmodico, sacralizzante il proprio istinto: rabbioso e fragile, predatorio e assassino. Si muovono oltre il tempo-spazio su bit e decibel di radio, televisioni, computer, satelliti, cellulari, come sinapsi di menti e coscienze, onde gravitazionali dei buchi neri dell’umanità. La parola di un anonimo o brillante talk-shower, di un famelico politicante, può diventare subliminale urlo di Munch. Trasformarsi come protesi infernale: pietra, acido, coltello, pistola, mitra, sangue, terrore, morte.

Forse di questo è stata uccisa JO COX. Lei, nella spirale di quel buco nero, non é più la Madre, la Donna, la Cittadina che sognava e agiva per cambiare il mondo. Per quella mente border-line armata dalle parole, é solo il NEMICO da colpire e abbattere. Allora, signori, chi ha veramente ucciso JO COX, e ucciderà ancora “armando le parole ?”.  ( www.enniodifrancesco.it  )

 

   di Ennio Di Francesco
       (18/06/2016)

 

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