Bondone, nuova colata di cemento?

Monte Bondone: Storia di un degrado, dal Centro di Ecologia Alpina al Resort di Lusso. Il turismo non deve e non può essere di tipo predatorio e volgare con attività di grande disturbo e pericolo per la fauna e per gli stessi turisti , tranquilli e rispettosi. 
di Caterina Rosa Marino

 

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Monte Bondone, Conca delle Viotte, foto R.Magrone

LAC Lega Abolizione Caccia ONLUS per la Regione Trentino Alto Adige/Südtirol, associazione sia ambientalista, sia animalista, aggiunge il suo fermo NO alla ventilata prospettiva di una nuova colata di cemento sul Bondone.
Quella dei Verdi e di alcune associazioni ambientaliste è stata una ottima iniziativa, tenutasi la serata del 3 marzo nella Sala Rosa della Regione, utile a informare i cittadini sulla scandalosa proposta di trasformare le vecchie caserme asburgiche delle Viote del Bondone in una sorta di “Quartiere delle Albere ” moltiplicandone la cementificazione, dopo l’infelice realizzazione di un inutile, quanto impattante, posteggio, e deturpando per sempre un delicato scrigno, di specie botaniche e animali da difendere.
Il progetto illustrato evidenzia, semmai ne avessimo ancora necessità, lo scarso o nullo rispetto per ambiente e animali di queste amministrazioni comunale e provinciale. Un parco naturale non è compatibile con tali espressioni di un antiquato concetto di “sviluppo”.

Non mi fa piacere segnalare ancora una volta il contrasto tra un’immagine patinata di Trentino protettore di preziosi ambienti naturali e la squallida realtà dei fatti che si fa sempre più stridente.
Le Alpi vengono definite nel documentario che ci è stato proposto come “Una unica grande regione nel cuore dell’Europa”; e proprio il pezzetto di Alpi del Trentino deve essere il più massacrato da asfalto, cemento, pesticidi, inquinamento e spari? Il nostro territorio non ha bisogno di ulteriori aggressioni ma di una sempre più rigorosa e puntuale protezione.

Il turismo non deve e non può essere di tipo predatorio e volgare con attività di grande disturbo e pericolo per la fauna e anche per i turisti che camminano tranquilli e rispettosi. La riminizzazione del paesaggio montano non è auspicabile. Come sostengo ormai da anni, sia il residente, sia il turista, vanno informati, formati ed educati al rispetto e alla sana e corretta convivenza con gli ambienti naturali e gli animali selvatici che li popolano.

Un turismo di alto livello qualitativo valorizza gli aspetti ambientali, botanici, faunistici, geologici, letterari, antropologici, paesaggistici. Un tipo di turismo ecocompatibile, destagionalizzato, è quello che la regione Trentino Alto Adige/Südtirol nel suo insieme, e la provincia di Trento in particolare, dovrebbe e potrebbe attirare. I parchi naturali e la massima protezione di simili ambienti sarebbero il più bel biglietto da visita di questa regione e di queste due province. Flora, fauna, tracce geologiche, edifici storici e paesaggi tutelati sono un’ottima presentazione.

Cosa dicono di noi le piste illuminate a giorno nelle ore notturne e con uno squallido accompagnamento rumoroso (poiché sarebbe impossibile definire “musica” il fracasso)?
Cosa dicono di noi il lasciare usare il territorio come pista per ogni tipo di attività sedicente sportiva che non si dia mai una responsabilità sul rispetto dell’ambiente e degli animali? 
Asfalto, piombo, pesticidi e cemento: che passione! Il Trentino, non può tollerare tali attività che riducono l’ambiente a un cleenex usa e getta. Queste iniziative non hanno nulla a che fare con la pubblica utilità ma solo con il consumo di suolo più insensato per accontentare i soliti forti appetiti della cricca dell’asfalto/cemento.

Infine è impossibile non notare quanti rimorsi, se si devono pagare i rimborsi per qualche pecora che ha mangiato l’orso e invece pochi dubbi sull’ennesima colata di cemento in una zona solo in teoria protetta. L’ennesima speculazione edilizia con l’aggravante di essere certamente un investimento fallito e l’ennesimo spreco di territorio e denaro pubblico.

 

   di Caterina Rosa Marino
      (09/03/2015)

 

 

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