Carenze medici di base, si va al Pronto Soccorso

Rovereto e Vallagarina carenza medici di base. Accorpamenti Guardie Mediche e intasamento Pronto Soccorso.  Nuova tassa sulla salute. Possibile coinvolgere le Farmacie territoriali per le soluzioni minimali?
di  Claudio Civettini

 

Carenze medici di base, si va al Pronto SoccorsoTrentino. Rovereto e Vallagarina carenza medici di base. Accorpamenti Guardie Mediche e intasamento Pronto Soccorso.    Il 23 dicembre -un sabato ed un esempio per i pazienti ricorsi al Pronto soccorso di Rovereto, ma anche per il reparto stesso, è stata giornata di code e di estenuanti attese, in attesa del proprio turno e di essere chiamati per entrare e sottoporsi alle visite e verifiche mediche.

Vogliamo indicare su segnalazione dei cittadini, la imponente presenza dei codici verdi laddove, circa alle 11 del mattino, a fronte dello “0” di codici rossi e 6 in giallo, emergevano in modo esponenziale i 18 in codice verde e 5 in bianco.  Numeri che ben segnalano gli effetti della stretta sulle presenze sanitarie territoriali, che mettono i cittadini nella condizione di ricorrere al Pronto soccorso per la verifica del proprio stato di salute, mossi dalla evidente paura, che, catalogata sotto codici minori, finisce per essere ascritta al pagamento dei pesanti ticket sanitari di accesso alla struttura.

Carenze medici di base. Una vera e propria tassa sulla salute, che furbescamente trova facile sponda sui tagli e mancate sostituzioni dei medici territoriali, con l’essenziale contributo della stretta sulla presenza delle guardie mediche.

Un costo per la salute inaccettabile, perché frutto di tagli degni della peggior miopia politica che depaupera quasi tutti i servizi territoriali rivolti alle persone, con la conseguenza di aggravare la situazione gestionale di un Pronto soccorso sicuramente efficiente, ma carente certamente di un numero di personale adeguate a sopperire la riduzione della medicina territoriale.

Un campanello d’allarme, che ad esempio i cittadini di Brentonico hanno sollevato ad alta voce ma che la politica ha rimandato nel tempo le soluzioni concrete e che, come si vede, non tarda ad avere conseguenze importanti sulla funzionalità strutturale, ma anche sulla pazienza e diritto dei pazienti stessi.

Soluzioni che se apparentemente parrebbero dietro l’angolo per lo stanziamento di fondi nel recente bilancio provinciale, in realtà vede la necessità di rimodulare le presenze per i cambi generazionali in atto che non si vorrebbero ricambiare.

Carenze medici di base. Per questo, un’idea, in attesa della normalizzazione potrebbe essere la messa in rete delle Farmacie territoriali, gestite da grandi professionisti, che potrebbero, dietro giusto compenso, interfacciarsi con il Pronto soccorso in via telematica, per dare soluzione e risposte, a quei pazienti che necessitino di verifiche minimali e che si catalogano regolarmente nei codici verdi, così evitando i salassi del ticket.

 

Cons. Claudio Civettini 
 Lista Civica Trentina 
    ( 30/12/2017 )

 

 

 

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