Jota Aracê, graffiti per Bressanone

Progetto Graffiti , il Brasile incontra Bressanone. Un bambino di tribù indigene che vivono nell’Amazzonia brasiliana.  
Redazione

 

Jota Aracê, graffiti per Bressanone
Opera di Jota Aracê,

Nell’ambito del Festival di Acqua e Luce di quest’anno è stato realizzato un progetto particolare. L’artista Jota Aracê, che insieme all’altro artista Ulisses Dias ha creato l’installazione Bang Bike, ha avviato il progetto. L’evento artistico è stato realizzato in collaborazione con il Centro Giovani “Jukas”, il comune di Bressanone e la Bressanone Turismo Soc. Coop; due giovani sono stati coinvolti nel progetto.

Jota Aracê nato ad Aracquara, in Brasile, iniziò a disegnare i primi graffiti su edifici e muri all’età di 14 anni. Il giovane artista ha studiato scienze della comunicazione, ha lavorato come art director presso un’agenzia pubblicitaria dopodiché ha realizzato il suo sogno di lavorare come artista di strada.

Dal 2013 si dedica esclusivamente al proprio lavoro artistico attribuendo grande importanza alle sue radici brasiliane nelle sue opere d’arte. Lo ha anche espresso nella sua recente opera d’arte a Bressanone.

Jota Aracê il quale si avvale un professionista nel settore dei graffiti, ha disegnato un bambino di tribù indigene che vivono nell’Amazzonia brasiliana, lontana da qualsiasi civiltà. 

Queste tribù indigene sono in grave pericolo. Secondo quanto riportato esiste un’offensiva anti-indigena da parte dei politici e del settore agricolo.

“Voglio che questi popoli speciali non siano dimenticati, che vengano rispettati e protetti. Questa opera d’arte è il mio contributo al rispetto di queste popolazioni uniche e assicurare loro un posto nella mente della popolazione mondiale”, così Jota Aracê.

Le opere d’arte di Jota e dei giovani possono essere ammirate nel sottopassaggio che porta al ristorante “Wirt an der Mahr”.  (  www.brixen.org  )

 

    Redazione
 (06/06/2018)

 

 

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