Previdenza complementare, progetto Pensplan

Previdenza complementare, progetto Pensplan, oltre 200.000 aderenti. Il tasso di crescita degli aderenti ai fondi pensione istituiti in regione per il 2016 è pari al 4,8% . I patrimoni dei fondi pensione istituiti in Regione raggiungono quasi 3,5 miliardi di euro.

Redazione

 

Previdenza complementare, progetto PensplanL’assessora regionale alla previdenza, Violetta Plotegher, ha illustrato stamani, assieme ai vertici di Pensplan, la relazione annuale 2016 del progetto di previdenza complementare regionale. “I dati – ha detto – confermano che il progetto è in ottima salute e che la società Pensplan Centrum Spa ha onorato la sua mission sociale valorizzando il capitale pubblico investito, offendo servizi di qualità alla cittadinanza e agli aderenti ai fondi pensione convenzionati e sviluppando nella Regione una nuova cultura di Welfare complementare in un’ottica di lungo periodo”.

Dopo 20 anni di attività Pensplan, ha sottolineato l’assessora, “punta sempre ad offrire ai cittadini, tramite la valorizzazione dell’adesione alla previdenza complementare, protezione e supporto per realizzare progetti personali e famigliari nei diversi momenti del loro ciclo di vita in ambiti quali la casa, il diritto allo studio e le necessità di cura in età anziana”.

I dati dell’anno 2016 sono positivi. “L’aumento costante delle adesioni alla previdenza complementare in Regione, il forte investimento in informazione e consulenza grazie alla diffusione degli sportelli Pensplan Infopoint sul territorio, l’incremento delle pratiche amministrative a servizio dei cittadini nonché il rinforzo degli interventi di sostegno alla previdenza complementare a favore dei lavoratori nei periodi di difficoltà confermano l’impegno della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol e la valorizzazione del capitale pubblico investito nella società Pensplan Centrum Spa a sostegno del benessere della popolazione del nostro territorio”, hanno dichiarato l’assessora, la Presidente di Pensplan, Laura Costa, e il vcepresidente Rainer Steger.

Il tasso di crescita degli aderenti ai fondi pensione istituiti in regione per il 2016 è pari al 4,8%, e quindi inferiore solo al 2007, anno dove si era registrato un evidente boom di adesioni in seguito alla riforma delle pensioni. Al 30 aprile di quest’anno gli aderenti ai fondi pensione istituiti in regione sono 205.646.

Secondo i vertici di Pensplan, questo risultato è da ricondurre sicuramente, tra l’altro, alla continua attività di informazione e di consulenza resa da Pensplan attraverso le sue due sedi a Trento e Bolzano nonché la rete dei 123 sportelli Pensplan Infopoint distribuiti in modo capillare sull’intero territorio regionale. In Trentino-Alto Adige/Südtirol un lavoratore su due risulta quindi iscritto a una forma di previdenza complementare, mentre nel resto d’Italia il tasso di adesione è ancora pari al 32% circa. Tra gli iscritti tre lavoratori su quattro hanno scelto di aderire a un fondo pensione convenzionato all’interno del Progetto Pensplan, e quindi o al fondo pensione negoziale Laborfonds, oppure a uno dei tre fondi pensione aperti tra Pensplan Plurifonds, Raiffeisen e Pensplan Profi. Tutti i cittadini residenti in Regione e iscritti a un fondo pensione beneficiano comunque degli interventi regionali di sostegno alla previdenza complementare.

Il capitale sociale della società ammonta a 258.204.548 euro. Nel 2016 il rendimento del capitale sociale di Pensplan Centrum S.p.A. è stato pari al 3,72%. Il bilancio mostra un avanzo positivo di gestione di circa 1,2 milioni di euro “Il risultato conferma l’autonomia e la sostenibilità finanziaria del progetto di previdenza complementare regionale”, spiega la presidente Laura Costa. “In sostanza – continua – i rendimenti ottenuti dagli investimenti del capitale sociale della società riescono a finanziare le attività di Pensplan Centrum Spa stessa, senza dover intaccare il livello del patrimonio datole in dotazione che, per legge, ha natura meramente funzionale alle finalità sociali perseguite dalla Legge Regionale.”

Nel 2016 il rendimento medio per gli aderenti residenti in Regione è stato pari a 2,9% rispetto all’1,5% della rivalutazione del Tfr. Il vicepresidente di Pensplan Rainer Steger sottolinea il risultato a dieci anni dall’introduzione della riforma sul Tfr: “N el periodo dal 2007 a oggi il rendimento medio delle linee bilanciate dei fondi pensione istituiti in Regione è stato pari al 42% , mentre il TFR in azienda si è fermato al 25%.”

I patrimoni dei fondi pensione istituiti in Regione raggiungono nel 2016 l’importo totale di quasi 3,5 miliardi di euro con un incremento rispetto all’anno precedente dell’11% circa. “Il sistema dei fondi pensione territoriali – è stato sottolineato – garantisce un’importante ricaduta locale delle risorse investite, in quanto gran parte delle imposte sui rendimenti contribuisce alla fiscalità generale del nostro territorio”. Nel 2016 l’imposta sostitutiva versata dai fondi pensione è stata pari a 18,91 milioni di euro. Inoltre il progetto “Bausparen” in provincia di Bolzano va a beneficio dell’economia locale.

Negli ultimi cinque anni Pensplan ha registrato un forte incremento delle proprie attività e numeri, e in particolare: un aumento del 3,7% medio annuo del numero degli aderenti ai fondi pensione gestiti; un aumento del 4,5% medio annuo delle aziende gestite; un aumento del 10,4% medio annuo delle attività amministrative (oltre 195.000 pratiche nel 2016) e un aumento del 12,7% medio annuo dei contatti ricevuti (oltre 65.000 tra mail, telefonate e consulenze nel 2016, pari a più di 270 contatti al giorno lavorativo). Inoltre nel 2016 si sono registrati oltre 1.400 contatti in occasione di manifestazioni informative diverse e sono stati formati 700 soggetti, tra studenti, apprendisti e operatori dei Pensplan Infopoint.

Nonostante l’aumento di operatività Pensplan è riuscita a mantenere pressoché invariati i propri costi. Rientrano nei progetti per il 2017 l’importazione del modello Risparmio casa in Trentino, visti i risultati registrati nella Provincia di Bolzano, la collaborazione con l’Inps per un nuovo invio della “busta arancione regionale” che dà ai lavoratori un quadro completo della propria pensione futura (obbligatoria e complementare, il programma di lavoro con l’OCSEper formulare proposte concrete per un progetto regionale sulla protezione del rischio di povertà relativo alla condizione di non autosufficienza e la possibilità di utilizzo del fondo pensione per avere un’integrazione monetaria per gli studi universitari dei figli.

Nel 2017, hanno annunciato i vertici di Pensplan, verrà rivolta anche particolare attenzione ai giovani e in particolare ai figli fiscalmente a carico, con l’obiettivo di avere un’adesione precoce alla previdenza complementare che permetta di maturare un capitale adeguato per la realizzazione di progetti di vita. Prevista anche l’apertura di nuovi Infopoint.  (  http://www.regione.taa.it/  )

 

    Redazione
 (16/05/2017)

 

 

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