Lo spettacolo di questa politica, uno sporco guazzabuglio

Lo spettacolo di questa politica, uno sporco guazzabuglio per un sistema proporzionale fuori dei tempi. Ennesima occasione persa. Nuova legge che garantisca governabilità e autorevolezza sulla scena internazionale.

di Michele Luongo 

Lo spettacolo di questa politica, uno sporco guazzabuglioLo spettacolo di questa politica italiana non deve suscitare alcuna meraviglia, è la naturale conseguenza del populismo e di un elettorato politicamente impreparato che ha mostrato l’apice proprio con il referendum del 4 dicembre 2016, quando ad una richiesta di cambiamento che si perseguiva da più di 20 anni, il popolo, ingannato con piccoli interessi di parte, ha votato no.

Il M5S così com’è nato non avrà mai la capacità e la competenza per governare l’Italia,  proprio in questi giorni ne sta dimostrando tutta la sua insufficienza. Purtroppo è cosa grave essendo l’ennesima occasione persa per innovare e saldare alti principi, mentre è inesorabile la discesa della frantumazione del vero valore della Politica, quello quale di amministrare e servire lo Stato, con professionalità, coerenza, rispetto e dignità.

Lo spettacolo di questa politica. Il sistema proporzionale è fuori dei tempi, le democrazie moderne hanno bisogno di decisioni e programmi certi, eravamo sulla buona strada, ma con l’ipocrisia dell’egoismo si è ricreato un groviglio elettorale che non permette e non permetterà mai di avere un governo autorevole sia in Italia e soprattutto sulla scena internazionale.

L’unico che ci aveva creduto, il solo che aveva avuto coraggio di andare su quella strada è stato Matteo Renzi, era tanto vera la sua azione che gli sono stati tutti contro ad incominciare il suo partito. Per futili interessi milioni d’italiani sono stati raggirati.

Si è in uno sporco guazzabuglio, le richieste di elezioni anticipate perseguono solo e sempre quei futili interessi dei partiti di certo non del popolo italiano. Ogni soluzione senza stabilire per legge regole di governabilità (Chi vince deve governare per l’intera legislatura!), è da considerarsi solo un modo per governare il proprio orticello.

A questo punto, la sola iniziativa che possa avere un senso è che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, imponga il proprio ruolo, si faccia un governo di larga intesa con il solo compito di redigere in tempi certi una legge elettorale, e disbrigare gli impegni internazionali, e non più tardi di un anno si vada al voto.  

Lo spettacolo di questa politica. Caso contrario sarà ennesima presa per i fondelli, si tira avanti con meschini mezzucci, traballando, e intanto il tempo passa… Ma attenzione, i partiti, i leader politici dovrebbero capire che questo loro modo di fare: salvaguardare le poltrone, cambiare casacca, fondare nuovi partiti, riempirsi di privilegi, il continuo mutare di regole, sempre a loro vantaggio, il non essere democratici (perse le elezioni ricordo che l’opposizione è una parte del governo del paese e deve esserlo per tutta la legislatura non solo per remare contro), e il non rispettare i diritti dei cittadini, prima o poi va a scontrarsi contro un muro, e ci si fa male, molto male.

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (01/05/2018

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