Tornano le meduse

Tornano le meduse a riva in basso Adriatico: allarme tra i bagnanti sotto attacco. I  Comuni  e gli stabilimenti balneari segnalino sulle spiagge ai bagnanti la presenza di meduse con appositi  cartelli. Le meduse rilasciano sostanze urticanti che provocano una reazione infiammatoria acuta.  
di Giovanni D’AGATA

 

meduse
Le meduse

Torna l’allarme meduse nel mare che bagna il basso Adriatico. I bagnanti segnalano una forte presenza di meduse nelle acque italiane in particolare a ridosso della costa che stanno rovinando la giornata di vacanza e più di qualcuno. Non si può parlare di invasione, come qualcuno ha fatto ma di numeri in aumento tranquillamente sì. Le meduse, a partire dalle giornate più calde di questa estate 2015, hanno cominciato a spingersi verso il bagnasciuga ed è diventato quasi normale vederle nelle acque poco profonde mentre si nuota.
Perché le meduse aumentino non è ancora chiaro e non si hanno dati certi e comunque un fenomeno pare ripetersi ogni anno in coincidenza del periodo della stagione balneare. Le meduse rilasciano sostanze urticanti che provocano una reazione infiammatoria acuta caratterizzata da eritema, gonfiore, vescicole e bolle, accompagnata da bruciore e sensazione di dolore. Il tutto più o meno persistente a seconda della vicinanza del ‘contatto’.

Ecco le tre nuove specie che popolano i nostri mari: la Phyllorhiza punctata che viene dal Canale di Suez, la Drymonema dalmatinum, con un diametro anche di un metro, la Mnemiopsis leidyila, che vive sul fondo del mare con i tentacoli verso l’alto.

Poche, ma utili “regole d’oro” in caso di contatto con le meduse:

– Non strofinare bocca e occhi

– Non lavare con acqua dolce la parte colpita: usare acqua di mare e disinfettare con bicarbonato;
  non usare acqua fredda o ghiaccio

– Non grattare la zona ustionata (si accelera la sostanza tossica)

– Evitare impacchi con aceto o ammoniaca: è un “rimedio della nonna” del tutto inutile; anche l’uso
  di alcool è sconsigliato

– Non rimuovere i frammenti dei tentacoli della medusa con pinzette, ma con le mani

– Il rimedio migliore è un gel astringente al cloruro d’alluminio, utile anche per le punture di

  zanzara. Evitare pomate cortisoniche o antistaminiche.

Lo “Sportello dei Diritti”, invita i bagnanti a prestare la massima attenzione rivolgendosi nei casi di contatto più eclatanti e dolorosi presso i punti di primo soccorso presenti nelle località balneari. Sarebbe il caso quindi che i  Comuni  e gli stabilimenti balneari provvedessero a segnalare la presenza di meduse con appositi  cartelli che avvisano di fare molta attenzione al momento di entrare in acqua. ( www.sportellodeidiritti.org )

 

    di Giovanni D’AGATA
        (11/08/2015)

 

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