Fieramonte, amarone Allegrini

Allegrini presenta Fieramonte, Amarone Classico Riserva D.O.C.G. 2011. Fieramonte ha un’intensità aromatica, le uve vengono appassite, ma oltre all’appassimento anche un interessante invecchiamento di 48 mesi in piccole botti di rovere.

Redazione

 

Fieramonte, amarone Allegrini
Marilisa Allegrini con l’amarone Fieramonte

Fumane- Valpolicella –  L’ultima annata in commercio è stata la 1985. Ora ritorna con la 2011, in una produzione limitata, circa 5mila bottiglie, e un futuro ben radicato nella storia. È Fieramonte, Amarone Classico Riserva D.O.C.G. di Allegrini, vino prodotto con uve Corvina (45%), Corvinone (45%), Rondinella (5%) e Oseleta (5%) provenienti dall’omonimo vigneto a Mazzurega di Fumane di Valpolicella (VR).

 “Fieramonte è un vigneto che appartiene alla nostra famiglia da molti anni – spiega Marilisa Allegrini – e fino al 1985 abbiamo prodotto un Amarone che grazie alle condizioni geografiche e climatiche coniugava potenza ed eleganza. Nel 1985 molte viti si erano ammalate e la produzione si è interrotta. Nel 2001 abbiamo reimpiantato il vigneto secondo un concetto nuovo con il doppio guyot e un impianto per ettaro molto fitto. Quindi abbiamo aspettato che ci fosse la maturità delle viti e nel 2011 abbiamo ricominciato a fare questo vino.

Il vigneto – prosegue – si trova a circa 400 metri d’altezza, sulla collina che guarda Villa Della Torre. Guarda ad est, verso il sole del mattino, quello più morbido e dolce, diceva mio padre, quello che dà la maturità migliore alle uve. Le uve che provengono da Fieramonte hanno un’intensità aromatica particolare proprio grazie a questo sole del mattino. Poi le uve vengono appassite, ma oltre all’appassimento abbiamo anche un interessante invecchiamento di 48 mesi in piccole botti di rovere. È un vino che coniuga potenza, grande struttura, quindi ottima longevità ma anche grandissima eleganza.

“Ripresentiamo l’Amarone Fieramonte che avevamo abbandonato per sistemare il vigneto da un punto di vista viticolo – racconta l’enologo Franco Allegrini -. La base ampelografica è leggermente modificata rispetto allo storico con prevalenza di Corvina e Corvinone. La nostra filosofia aziendale non è mai stata quella di impostare il vino sugli estrattivi ma di andare su un vino che venga identificato con la seconda pelle che ci sentiamo addosso, che è l’uva Corvina”.

 La giornata dedicata a Fieramonte è iniziata con tre mongolfiere che hanno sorvolato la Valpolicella. Un’esperienza organizzata dalla famiglia Allegrini. Il via poco dopo le 7 del mattino dal giardino di Villa Della Torre Allegrini a Fumane. Le tre mongolfiere, una da 18 posti, le altre più piccole da 8 e 6, si sono alzate in volo al sorgere del sole in direzione est, per atterrare dopo un’ora circa di viaggio a Negrar. Il sorvolo è stato gestito dai piloti di Baloon Team Italia, azienda certificata Enac.

Dopo uno sguardo dall’alto sulla Valpolicella classica, gli ospiti si sono trasferiti “dentro” alla Valpolicella, e in particolare nel vigneto Fieramonte (a Mazzurega di Fumane). Ad accoglierli Marilisa e Franco Allegrini e i responsabili dei vigneti dell’azienda, che hanno consegnato ai partecipanti una tenuta da vendemmia e cesoie d’ordinanza per trasformarli in perfetti contadini. Quindi tutti a selezionare i migliori grappoli d’uva Corvina, Corvinone, Rondinella e Oseleta da riporre nelle apposite cassette… il futuro Fieramonte 2017.

La giornata, si è conclusa con una cena di gala a Villa Della Torre, dopo lo svelamento della nuova veste dell’Amarone Fieramonte.  (   http://www.allegrini.it/  )

 

    Redazione
 (03/10/2017)

 

 

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