Vinciguerra, gusto, tradizione ed evoluzione

Ilario Vinciguerra, 1 stella Michelin, 3 forchette Gambero Rosso, Lo mejor de la gastronomia. Equilibrio dei sapori, gusto, tradizione ed evoluzione, per una piacevole esperienza sensoriale a Gallarate.
di Michele Luongo

Vinciguerra, gusto, tradizione ed evoluzioneUn viaggio sensoriale con la cucina dello chef  Ilario Vinciguerra una stella Michelin a Gallarate. In una Villa stile Liberty arredata con gusto, semplicità ed eleganza, è circondata da un’oasi di verde con alberi di alto fusto come la Magnolia e l’Abete, all’ingresso un ampio parcheggio e sul retro una scala in pietra che scende nel prato del parco.

Appena entrati al ristorante in evidenza un’interessantissima collezione di bottiglie di Grappa Serafino Levi, più di mille etichette. Nella linearità dell’arredo si evidenzia la cura per i dettagli, con richiami al Mediterraneo, come gli oggetti simboli di pesci e di frutta  di ceramica di Vietri sul Mare, e i fiori freschi sui tavoli.

Una piacevole apertura, cuore di ricotta campana in panzerotto e tartina con il pomodoro, croccanti Chips di riso, e un cestino con diversi di tipi di pane, fatto in casa, nel calice fragranti ed eleganti bollicine Adrien Romet Blanc de Blancs.

 “L’isola che non c’è”, una vaporosa nuvola di zucchero filato, con arachidi salati, pomodorini e basilico caramellati, Olio extravergine d’oliva ( Frantoio Torretta ), cubetti di Aceto balsamico, un eccellente dolce salato. Si evidenza subito l’arte culinaria dello chef Ilario Vinciguerra che regala sapori autentici, puliti, dalla tradizione all’estro moderno come con la superlativa “Crema di patate all’olio, caviale e cioccolato bianco”, incantevole presentazione, eccellente equilibrio dei sapori, intatti, per il palato è un gusto sublime.

Vinciguerra, gusto, tradizione ed evoluzionePiacevole la musica in sottofondo, il locale è bene illuminato, il personale è gentile e preparato mette l’ospite a proprio agio e spiega ogni portata. “Linguine contrast”, impasto di grano duro e scorza di limoni, cottura nel latte di parmigiano, un’intensità dei sapori in una pregevole armonia della portata.

Lo chef Ilario Vinciguerra, ha il dono di esaltare il gusto, conoscenza e ricerca, la sua è un’arte che può non avere limiti.

“Polpo fritto e il suo brodo”, croccante e leggero, materia prima di qualità, e poi nel bere il suo brodo con la scorza di limone è quel tocco in più che rilancia ed esalta il piacere.

Dicevamo ricerca, studio, spirito internazionale, e con “ Limoni e scarola”, magnifica scenografia, un’avvolgente nuvola bianca ( azoto liquido) che si dissolve e lascia il posto ad una straordinaria crostatina di crema di limoni e scarola cristallizzata, in equilibrio con il drink analcolico di frutta rossa. 

 

Carattere partenopeo dello chef che ci riporta alle tentazioni, con il baba-savarin, crema catalana con fave di tonka, zucchero filato, e una straordinaria pastiera rivisitata, bocconcini come perle d’oro, una squisitezza, un peccato di gola.

Vinciguerra, gusto, tradizione ed evoluzioneIlario Vinciguerra Restaurant, materia prima di assoluta qualità, sapori puliti, tradizione ed evoluzione, conoscenza e tecnica, ideale per chi ama la buona cucina e lasciarsi a una vera esperienza sensoriale.

 

Ilario Vinciguerra Restaurant 
Via Roma, 1 – 21013 Gallarate (VA)
(ingresso auto Via Tenconi, 3)
T +39 0331 791597 – http://www.ilariovinciguerra.it

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (12/01/2018)

 

 

 

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