Coltivazioni osservate dal satellite

Coltivazioni. Mercati più trasparenti se monitorati da satellite, Report sull’andamento delle colture e dei prezzi delle principali commodities. Le nuove tecnologie affiancano gli imprenditori agricoli nella gestione delle scelte.
di Federica Levi

aerial view of green fields and slopes
Campi

Coltivazioni osservate dal satellite. Tutto è partito una manciata di anni fa quando, a causa della siccità, del caldo torrido e degli incendi, il granaio d’Europa chiuse le porte alle esportazioni, facendo schizzare in alto prezzi e preoccupazioni. Bastarono, poco tempo dopo, semplici rumors sui raccolti di riso nel Sud Est asiatico per creare nuovo scompiglio sul mercato. Si potrebbe andare avanti con molti altri esempi e, considerando l’impatto dei cambiamenti climatici e della domanda di cibo, è probabile che nei prossimi anni si moltiplicheranno eventi estremi e con essi la volatilità dei prezzi delle commodities agricole.

In questa cornice, nel giugno del 2011, il G20 agricolo dei ministri dell’Agricoltura decise di dare vita a due progetti internazionali per migliorare informazione e trasparenza dei mercati. Il primo, l’Amis (Agricultural market information system), sistema di monitoraggio dei mercati agricoli presso Fao; il secondo è il GeoGlam (group on earth observations + global agricoltural monitoring), “braccio operativo” dell’Amis, la cui riunione annuale è stata ospitata a Milano dal Cnr, nell’ambito degli eventi organizzati per Expo.

«Il ruolo di GeoGlam – spiega Mirco Boschetti, ricercatore Irea-Cnr e coordinatore del meeting insieme a Pietro Alessandro Brivio – è supportare con informazioni tecniche l’analisi di Amis, che tiene conto anche di variabili economiche e politiche. GeoGlam è un’iniziativa volontaria e i dati forniti si basano su programmi di monitoraggio già esistenti. Per l’Europa, ad esempio, si prendono in esame quelli del Mars».

La prima difficoltà degli esperti che danno vita al GeoGlam è dunque amalgamare una mole di informazioni provenienti da fonti diverse, che usano metodologie e schemi di valutazione non perfettamente allineati. L’altra sfida è ovviamente legata all’aspetto tecnologico e quindi alla raccolta e alla distribuzione delle informazioni, aspetti sui quali sta lavorando anche il Cnr con appositi progetti. Durante l’incontro di Milano è stato presentato GeoGlam Crop Monitor, piattaforma di valutazione delle stato delle quattro principali colture mondiali – frumento, mais, soia, riso – basato su osservazioni fatte da satellite, dati meteo, modellistica e simulazione di processi. Tali valutazioni vengono elaborate mensilmente, dal settembre 2013, e pubblicate sull’Amis Market Monitor Bulletin, liberamente consultabile su internet.

«Innovazione non è semplicemente creare qualcosa di nuovo, ma anche essere in grado di fotografare puntualmente l’esistente. E soprattutto rendere disponibile questa fotografia». Centrale, per Boschetti, l’emergere di figure professionali inedite, come “l’agri-consulting”, capaci di padroneggiare le nuove tecnologie e di affiancare gli imprenditori agricoli nella gestione delle scelte. (  www.terraevita.it )

 

 di Federica Levi
  (01/09/2015)

 

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