Dolore, morte … Niente

Cos’è la vita? Oriana Fallaci, Niente e così sia.  Dolore morte, considerati nullità da chi dalla guerra trae profitti ed interessi
di Riccardo Menegazzo

 

Dolore, morte … Niente «Cos’è la vita?» Vi siete mai posti questa domanda, non è come le altre ordinarie questioni a qui di primo acchito bene o male riusciamo a dare o meno una risposta, dimostrando la nostra conoscenza o disinformazione rispetto all’argomento trattato. Quelle tre parole disposte in quel preciso ordine, rappresentano una sorta di dogma, di verità assoluta, a cui l’uomo non si è mai preoccupato di dare una risposta, di indagare, forse perché è anche giusto che sia così; in fondo che senso ha dire la propria opinione dinanzi ad una domanda così ovvia e scontata.

Siamo però così certi e sicuri che la vita sia quello che già sappiamo, immaginiamo o più precisamente che vorremmo fosse, e non sia invece qualcosa di inaspettato ed improbabile? Come questa ce ne sono altre centinaia, migliaia di domande che meriterebbero maggiore attenzione ed interesse da parte di tutti noi, basterebbe soltanto tempo e pazienza (due aspetti fondamentali di cui il genere umano negli ultimi tempi è privo), e forse si giungerebbe a qualche conclusione. 

È difficile a volte dare una risposta o anche semplicemente esprimere un proprio parere, un punto di vista; questo perché è molto facile essere fraintesi e di conseguenza risultare il più delle volte antipatici e maleducati da chi la pensa diversamente.

 Lasciamo quindi ai vari teologi e arditi studiosi trovare delle risposte a questioni filosofiche o ultraterrene e preoccupiamoci piuttosto di risolvere i problemi che abbiamo sulla terra, a mio avviso molto più importanti.  

Ad ogni modo tornando a noi, riprendendo quanto inizialmente detto, a quella specifica domanda, ha cercato di rispondere un’importantissima giornalista che purtroppo ci ha lasciati da un po’ di anni oramai, che ha contribuito in modo egregio al giornalismo italiano e in particolare a quanto di riguardante i reportage sulle guerre nei paesi del Medio Oriente, dove tutt’ora si verificano quotidianamente stragi di innocenti. Oriana Fallaci con il suo magnifico libro/diario di guerra intitolato “Niente e così sia” (Rizzoli, prima edizione 1969), ci ha permesso di conoscere e scoprire più approfonditamente i lati oscuri della guerra e dell’uomo, e nel complesso di quanto banali e ingenui siano entrambi. 

Dolore, morte … Niente 
Il diario parte inizialmente con la domanda della sorella minore Elisabetta che chiede cos’è la vita. L’autrice cercherà attraverso il viaggio e l’esperienza come giornalista nei campi di guerra, prima in Vietnam e poi in Messico di dare una sorta di risposta, di responso, il quale però non sarà semplice e immediato ma richiederà tempo e sofferenza non solo fisica ma anche mentale e sentimentale. Oriana Fallaci dovrà sopportare forti dolori causati dalla morte dei compagni di viaggio e lavoro a lei cari, sarà costretta a vedere donne, uomini, bambini morire in modo barbaro e senza motivo, considerati nullità da chi dalla guerra trae profitti ed interessi. Perché in fin dei conti in guerra non conta se sei bianco o scuro, l’obbiettivo è ammazzarsi l’uno con l’altro.

Questo libro è una testimonianza, una critica, o meglio un testamento indispensabile a noi uomini per capire quanto siamo fragili e stupidi in determinate situazioni. La lettura è abbastanza scorrevole, tuttavia, presenta in alcuni punti argomenti più complessi, strutturati in questo modo dall’autrice per aumentare il significato del tema trattato che costringono il lettore a focalizzare la sua attenzione nei vari particolari descritti.

In conclusione, Oriana Fallaci ha saputo riportare l’esperienza vissuta sulla sua pelle con semplicità  e conoscenza  di ogni singolo dettaglio di quanto da lei narrato, riuscendo a incentrare l’intera narrazione su una banale ma allo stesso tempo fondamentale domanda, a cui ognuno di noi nel bene e nel male dovrebbe provare a dare una risposta, solo dopo aver letto questa grandissima testimonianza.  (  http://www.sololibri.net )

 

    di Riccardo Menegazzo
     (21/08/2017)

 

 

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