Fai piano quando torni

Silvia Truzzi  Fai piano quando torni. Margherita ha trentaquattro anni e un lavoro che ama. È bella, ricca. Il dolore della perdita e la fatica della rinascita
Redazione

 

Un’amicizia tra due donne diverse, tanto improbabile quanto unica e portatrice di speranza e rinascita. E’ raccontata nel libro dell’esordio letterario di Silvia Truzzi, ‘Fai piano quando torni’ (Longanesi). Una prosa emozionale e delicata quella dell’autrice, che accompagna il lettore nelle trame di una storia di ferite, cicatrici e cure del cuore, in cui chiunque si può riconoscere.

Silvia Truzzi  Fai piano quando torni. Margherita ha trentaquattro anni e un lavoro che ama. È bella, ricca ma disperatamente incapace di superare sia la scomparsa dell’adorato papà, morto all’improvviso otto anni prima, sia l’abbandono del fidanzato che l’ha lasciata senza troppe spiegazioni. Dopo un grave incidente d’auto si risveglia in ospedale.

Qui incontra una signora anziana che da poco è stata operata al femore. Anna, oggi settantaseienne – nata poverissima, «venduta» come sguattera da bambina – ha trascorso la vita in compagnia di un marito gretto e di una figlia meschina, eppure ha conservato una gioia di vivere straordinaria. Merito delle misteriose lettere che, da più di mezzo secolo, scrive e riceve ogni settimana.

I mondi di queste due donne sono lontanissimi: non fossero state costrette a condividere la stessa stanza, non si sarebbero mai rivolte la parola. Dopo i primi tempestosi scontri, però, fuori dall’ospedale il cortocircuito scatenato dalla loro improbabile amicizia cambierà in meglio la vita di entrambe.

Un romanzo pieno di grazia che racconta, con tono ironico e sorprendentemente leggero, il dolore della perdita e la fatica della rinascita.

 

Silvia Truzzi  “Fai piano quando torni “
Ed. Longanesi ,Milano, 2018 
Pag  272  Euro 16,40 –  ISBN 9788830449879 –  www.longanesi.it

 

    Redazione
  (02/05/2018)

 

 

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