Mori, poetica performance

Poiché la verità  non esiste, alla poesia spetta il compito con la sua parola di creare e fare realtà, la qual cosa, non tutti gli uomini, compresi molti poeti, sono disposti ad accettare…
di Michele Luongo

 

Alberto-Mori
Alberto Mori

Intervista ad  Alberto Mori,  poeta, performer, un vero artista. Menestrello dell’arte che attende sulla riva del fiume o che canta avvolto nel cielo,  apre nuovi scenari, induce l’individuo, la società, alla riflessione. Sono numerose le sue pubblicazioni, le performance di pura poesia, i collage con arte e musica.
Studioso, ricercatore della Poesia, performer chi è Alberto Mori?
<<Mi appassiona da sempre la libertà della conoscenza ed ho sempre cercato di offrire qualcosa per farne esperienza da condividere>>.

Mori, messaggero della poesia contemporanea?
<<Come molti altri poeti amo divulgarla attraverso le sue forme di espressione  e partecipazione. Per il resto, i calzari alati della Nike Mercuriale, non mi sono ancora stati attribuiti …>>.

Ritiene che oggi la Poesia abbia perso il suo fascino poetico?
<<Bisogna intendersi sul significato di poetico: è accezione ormai generica che ha forse portato , prima della crisi economica, dei risultati migliori alla pubblicità ed al marketing del vintage sentimentale. In stretto senso però, e mi riferisco al vero e proprio testo di poesia che ha connotazioni dirette dell’esistenza e dell’esistente, lo si svela non certo rispondendo ad una domanda, ma attraverso esperienza del nostro vissuto, non sempre completamente dicibile e traducibile, del quale ne sono tramite le parole che sceglie la poesia ed i suoi linguaggi per essenzialità, sintesi, bellezza concreta e quotidiana>>.

 Nell’universo Poesia c’è verità o/e tanta ipocrisia?
<<Poiché la verità  non esiste, alla poesia spetta il compito con la sua parola di creare e fare realtà, la qual cosa, non tutti gli uomini,  compresi molti poeti, sono disposti ad accettare, preferendo la costruzione formale delle belle parole>>.

Ci vuole parlare dell’edizione della Poesia A Strappo?
<<Poesia A Strappo è una manifestazione organizzata dal Circolo Poetico Correnti, del quale sono presidente. Dal 1995 rende pubblica la poesia attraverso l’affissione delle poesie assemblate in blocchi strappabili e posizionate su pannelli nelle piazze e nei luoghi d’Italia sensibili a questo gesto libero e disinteressato che permette al lettore di prendere con sé quanto incontra con gli occhi. E’ un evento prezioso per testare come il godimento di un testo sia accolto anche da chi non legge e non pratica poesia. La prossima edizione è prevista il 15 giugno 2013 a Dairago (Mi) >>.

Poesia: parole, pensiero, cuore, voce…
<<Lavoro di tutti i sensi. Fare>>.

Chat , Social Network , Twitter , Faceebook, un esibizionismo sfrenato dell’Io, e la Poesia?
<<L’io è un altro affermava Arthur Rimbaud e la modernità e la poesia partiva già con in dote questa impossibilità, ma 100 anni dopo, dopo le guerre, le ideologie , nella post modernità fine ‘900, Woody Allen, a chi gli chiedeva se  per caso si credeva Dio, rispondeva che a qualcuno doveva pur assomigliare…
Quella dell’io è dunque, ora che il’900 si allontana, una questione per certi versi  paradossale e ridicola, ma nel XXI secolo, ciascuno si prende cura sul serio di rendere collettivo e sociale il proprio avatar digitale,  per questo, ora, e sempre direi, è parimenti consigliabile dedicarsi  con soglia critica attentiva,  a coloro che di questa situazione digitale ne traggono potere e manipolazione strategica dei consensi, per tutelarsi ed aprirsi, partendo da una cultura verbo/visiva che inizia dalle scuole e dalla didattica e da una cultura del  riconoscimento attraverso la lettura delle immagini e delle parole, per offrire una visione concreta del sé e per quanto possibile del mondo. Da questo punto di vista, sono condivisibili ed entrano in gioco anche i social network, restituiti alla loro funzione essenziale: quella comunicativa ed ancor più, la poesia digitale stessa, che nell’ultimo ventennio integra i media tecnologici nei suoi atti performativi con feedback di consolidamento delle sue possibilità espressive>>.

Il suo ultimo libro?
<<Il mio ultimo libro s’intitola Esecuzioni ed è edito da Fara Editore, qui trovate il link di riferimento:  http://www.faraeditore.it/html/siacosache/esecuzioni.html
Sto effettuando via via reading, performance e presentazioni, quelle più imminenti di Maggio saranno a Verona, Cremona e Milano>>.

Il pensiero di Mori in una libreria?
<<In una libreria la mia mente è vuota. Sono attratto e mi faccio attrarre da quello che vedo esposto. Quando entro per acquistare, quasi sempre vado solo a ritirare ciò che ho già scelto>>.

Che cosa sta leggendo?
<<Ho ultimato “Capitalismo senza Futuro” di Emanuele Severino ed il romanzo di Mo Yan “Il supplizio del legno di sandalo”. Da due mesi sto leggendo un’antologia di poesia tedesca: “Ricostruzioni Nuovi poeti di Berlino”. Da quaranta anni, quotidianamente leggo la Gazzetta dello Sport>>.

Prossimi progetti?
<< Per ora fotografo e loro si occupano di me quando sono in azione>>.

www.albertomoripoeta.com  – Immagine: Alberto Mori di Nora Ciottoli )

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (06/05/2013)

 

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