Ripensando Ethra di Riccardo Catacchio

Ripensando Ethra di Riccardo Catacchio. Diario di una citta siderurgica una grande bellezza stuprata. Fa paura anche il vento, ormai il vento porta nelle case i veleni. Non hanno le ali i bambini tarantini
di Michele Luongo 

Ripensando Ethra di Riccardo Catacchio Ripensando Ethra, la nuova raccolta poetica di Riccardo Catacchio, versi che ci raccontano momenti della nostra quotidianità, quella quotidianità che troppe volte la politica, i poteri non trovandovi interesse fingono di non vedere.

Ripensando Ethra, da qui, dalle lacrime di Ethra leggenda della nascita di Taranto, che Riccardo Catacchio ci racconta con versi chiari e scorrevoli il dramma contemporaneo dell’ex Ilva acciaieria di Taranto, che forse va cercato proprio in quel filone dell’eterna Questione Meridionale, quei mostri impiantati al Sud, e poi lasciati a sfruttare, sfruttare e sfruttare…, è come un svegliarsi, l’ OMS: Taranto città ad alto rischio ambientale.

Ed ancora non ultimo il rapporto delle Organizzazione delle Nazioni Unite: “Taranto zona di sacrificio, una macchia sulla coscienza collettiva dell’umanità”. L’ONU scrive: “Le zone di sacrificio spesso sono create dalla collusione di Governi e imprese. L’acciaieria Ilva di Taranto, in Italia, da decenni compromette la salute delle persone e viola i diritti umani”.

Sono affermazioni forti, e fa capire cosa hanno dovuto subire i cittadini tarantini, Riccardo Catacchio con la sua poesia i suoi versi racconta “di una citta siderurgica e una grande bellezza stuprata”.

“Mi Nutre il Mare”: “Il respiro del mare/ è il mio respiro/ lungo una vita/ perché mi fa sognare”. “Tra la bonaccia senza vento”, … “a volte come risacca tumultuosa /che sospinge a contatto/ con i problemi della gente”.

Al silenzio e alla troppa assenza della politica, il popolo “con in mano le croci bianche/ per ricordare che l’inquinamento/ industriale uccide”.

Taranto quartiere Tamburi dall’Acciaieria, “Fumano i fumaioli/nel nostro cielo/ Il volto del carbonio/ si tinge di nero”, “Anche le rondini cercano/ nuovi cieli questa primavera”. “Nel quartiere di respira diossina/ aumentate le leucemie infantili”.

Riccardo Catacchio versi che vengono dal cuore di una realtà vissuta “Tra la povera gente/che dignitosamente lotta/non perde la speranza”.

Ripensando Ethra, furono lacrime di dispiacere quella della leggenda, oggi sono lacrime di nonni, genitori, fratelli, figli persi. “Andando vi dico” –  … “un corteo/ silenzioso di gente (migliaia di mamme, papà, famiglie tarantine col lutto nel cuore).”

E poi come una beffa. “Veleni” – “Tre collinette furono create/ per proteggere le famiglie/ di un quartiere dai fumi/ dell’industria siderurgica/ poi si è scoperto che invece/ erano discariche camuffate /di rifiuti velenosi”.

Giornate e ore del vento – “Wind Day a Taranto” – … “dai fumi e dalle polveri/ che volano dai parchi minerali/ si rimane rinserrati nelle case/porte e finestre blindate”, “per non respirare i veleni/ portati dal vento”.

Adesso: “Fa paura anche il vento, ormai/ il vento che porta nelle case i veleni”. “Non hanno le ali/ i bambini tarantini del rione Tamburi”, “Hanno solo sogni/ nell’illusione di poter sognare”.

E la politica e gli interessi economici uccidono due volte, calpestano la dignità e sviliscono l’essenza dell’essere umano: “Niente allarmismi/ state sereni/ ciò che respirate/ son soltanto veleni. / L’inquinamento che uccide/ è nei limiti ufficiali/ tutti i malanni/ son malanni legali. / Anche i decessi per cancro/sono fenomeni normali”.

Già, l’attività del siderurgico resta nei limiti di legge (le leggi) anche se quelle emissioni possono comunque avere effetti nocivi sulla salute umana.

Cosi i tarantini di Tamburi, “Se si può sognare” – … “con il veleno nel sangue/ e il cuore in mano”, “Tra luci e ombre” – … “Sarà diverso il cielo/ domani e rivedrò il mondo/sotto nuova luce”.  

Riccardo Catacchio “Ripensando Ethra”, versi che rilasciano immagini di una realtà del dell’ex Ilva acciaieria di Taranto, (ora Acciaierie d’Italia), un inquinamento industriale lasciato per troppo tempo sulla pelle dei tarantini. E’ auspicabile un cambiamento di rotta radicale con la promozione dell’utilizzo di fonti energetiche più pulite ed efficienti.

 

Riccardo Catacchio “Ripensando Ethra”
 Diario di una citta siderurgica una grande bellezza stuprata
Scorpione Editrice,2022
Pag.108, Euro 16 – EAN: 9788880995357 

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (25/07/2022)

 

 

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