Ustica in un romanzo di Farrell

Joseph  Farrell: Vi racconto la “mia” Ustica. Nella pagina iniziale dei “Ringraziamenti” viene sottolineato che solo l’argomento è tratto dalla realtà, tutto il resto è pura fiction, che nessuna analogia con personaggi reali va presa in considerazione, eppure…
di Paolo Vitali

 

<< Questo romanzo si ispira alla tragedia di Ustica, avvenuta la sera del 27 giugno 1980 quando, per  ragioni ancora oscure, il DC-9 I – TIGI del volo 870 dell’Itavia da Bologna a Palermo precipitò in mare >> . L’autore  tiene a precisare che gli avvenimenti raccontati sono frutto della sua fantasia, ma è proprio di una fra le pagine più tristi della  storia italiana che si sta parlando, con tutti i dettagli originali a dare il via allo sviluppo di un intrigo che ha già mostrato abbondanti dosi di fantasia nella realtà.

Ad aver costruito questo suggestivo thriller  dal titolo Predatori notturni ( Mondadori, pagg. 236, euro 17, traduzione di G. Gallo) è Joseph  Farrell, un pacato m signore americano ( ieri era a Roma per la presentazione del libro, che sarà disponibile tra pochi giorni ), autore soprattutto di molte sceneggiature e produttore di numerosi film, oltre che personaggio influente di Hollywood, dove le sue consulenze sono preziose per le più note major. Pertanto non può non colpire che a volersi dedicare a un evento così poco conosciuto negli Stati Uniti sia  proprio un americano, anche se, dato  il triste fascino di un mistero come quello di Ustica, stupisce  meno che Farrell ne abbia alla fine tratto  un romanzo.

<< E’ ciò che succede quando vuoi sapere di più di qualcosa, e ti rendi conto che iniziando a scriverne dopo tutte le tue ricerche, capisci sempre  meglio .  In questo caso ho dovuto constatare che nessuno ha potuto venire a capo di nulla, e che se qualcosa si potrà davvero scoprire, accadrà quando l’evento sarà più lontano nel tempo >>.

Ammette di aver  iniziato a interessarsi alla strage dopo avere conosciuto , grazie a su moglie ( l’attrice Jo Campa ), il proprietario dell’Itavia Aldo Davanzali, per  il quale Ustica volle dire  la fine  di un avventura  imprenditoriale, e che dal quel 27 giugno 1980 e fino alla morte, avvenuta nel 2005, perse fortune economiche, salute e serenità, la reputazione segnata per sempre  dall’accusa  di cedimento strutturale del velivolo come causa del disastro.

Nel libro il proprietario della compagnia aerea si suicida poco dopo l’incidente, e sarà la figlia, testimone del gesto del padre, a voler compiere tutte le indagini affinché si riesca a dimostrare che nessun guasto meccanico avrebbe mai potuto causare l’esplosione dell’aereo.

<< La strage  di Ustica  – racconta  Farrell  – negli Stati Uniti  occupò  lo spazio dei telegiornali  per  poco più di qualche  minuto, e poi non se ne parlò più. In quel  momento il fatto venne messo in ombra  da altri accadimenti  internazionali, e agli americani il nome Ustica  oggi non dice niente >>.  Ma in questi anni la tragedia del volo  Bologna – Palermo ha continuato  a presentarsi spesso all’attenzione di Farrell, e dopo l’incontro con Davanzali  ha deciso di leggere  i documenti  disponibili  e iniziare  le ricerche  ( da ex consulente a Washington, fra le altre  attività  che svolto . ). 

Anche per capire come quella sera  i radar non avessero registrato altri segnali e come tutti gli addetti fossero pronti, da subito, a dire di non saperne nulla. Farrell ha scritto con passione questa  storia, augurandosi che il suo contributo  possa servire a tener viva l’attenzione su un episodio così oscuro . senza mai dimenticare il sacrificio  dei passeggeri e di tutte le altre vittime collaterali.

Un romanzo avvincente, dove la protagonista alla fine riesce ad aprire tutte le porte  rimaste chiuse. E dietro le quali si nascondono le più sconvolgenti ammissioni.
( Dal quotidiano Il Giornale, del 11.04.2007 ).

 

  di Paolo Vitali
   (17/08/2015)

 

Joseph Farrel  – Predatori notturni, Titolo originale: Birds of Pray, Traduzione di Giuseppe Gallo  236 pag., 17 € – Edizioni Mondadori 2007 , ISBN 9788804570196

 

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