Ultima assemblea della Presidenza Bassetti alla Casa della SAT con i gestori dei rifugi SAT. Una stagione molto positiva, salgono i pernottamenti. A fine aprile inizieranno i corsi obbligatori tenuti dal Soccorso Alpino per i gestori.
Redazione
Trento – Ultimo incontro con i gestori di rifugio da parte della giunta SAT guidata da Claudio Bassetti. Nel ringraziare i rifugisti, per la partecipazione il presidente Bassetti ha elencato i diversi punti all’ordine del giorno, una riunione quella di mercoledì 31 gennaio caratterizzata da una sorta di ricognizione sulla stagione estiva 2017 ed una visuale in prospettiva per il 2018.
Anticipate dal presidente Bassetti e approfondite dal Presidente della Commissione Rifugi Renzo Franceschini e in particolare da Riccardo Giacomelli, le questioni tariffarie hanno creato una occasione di confronto tra i rifugisti. Il CAI vorrebbe introdurre nei rifugi una nuova fascia intermedia tra i soci che hanno fra i 18 e i 25 anni e che gode di una scontistica particolare. Una modifica che, secondo la dirigenza del CAI, avrebbe il compito di incentivare la adesione al Club Alpino e la frequentazione dei rifugi.
I gestori SAT rilevano la complessità della gestione di questa nuova fascia di prezzi, e si sono espressi unanimemente per mantenere il tariffario attuale, che ha il pregio di essere facilmente leggibile da parte dell’escursionista e gestibile da parte dei rifugisti.
Lasciando la conduzione della serata alla Commissione Rifugi, Bassetti non ha tralasciato di ringraziare la Commissione e i gestori, che in questi 6 anni di presidenza ha verificato distinguersi non solo per la competenza, ma anche perché animati da grande passione nei confronti di un impegno oltremodo gravoso come quello della gestione di un rifugio.
Si passa quindi all’analisi dell’estate 2017, una stagione molto positiva, i pernottamenti salgono da 51.000 a 52. 000 e fanno registrare un giugno eccezionale, un mese di luglio molto buono, il mese di agosto in linea con lo scorso anno ed un settembre disastroso in termini di affluenza per le condizioni meteo. Le maggiori concentrazioni di afflusso sono in area dolomitica (Gruppo di Brenta e Catinaccio e Sella, 70%), mentre soffrono le frequentazioni dei rifugi in aree limitrofe ai ghiacciai. Crescono i pernottamenti da parte dei non soci CAI-SAT.
Il problema acqua, dopo un inizio estate 2017 con grandi preoccupazioni, nel corso della stagione è stato mitigato anche da una strategia comunicativa che SAT Centrale che ha diffuso in tutti i propri rifugi: un poster in quattro lingue ragguagliando gli escursionisti sulla impellente necessità di non sprecare acqua.
I nuovi interventi sui rifugi, durante il 2017 hanno riguardato il rifugio Carè Alto, con il completamento dei lavori alla centralina elettrica della turbina, che hanno reso totalmente autonomo il rifugio, la coibentazione della sala ristorante e dell’asciugatoio. Anche il rifugio Vajolet è stato adeguato alla normativa anti incendio, con uscite d’emergenza a e di sicurezza, allarmi ed estintori. Intervento simile per il rifugio Tosa. Lo Stivo- Prospero Marchetti è stato completamente risanato e riqualificato, dotato di impianto fotovoltaico, in estate autonomo all’80% ed arredato di tutto punto con 5 stanze, 23 posti letto. Dopo l’affidamento al nuovo gestore e la riapertura in dicembre lo Stivo è stato praticamente preso d’assalto dagli escursionisti che tanto avevano atteso la fine delle ristrutturazioni. Il rifugio Boè ha i disegni ormai pronti e un impegno molto gravoso, sia in termini di spesa, che di interventi da effettuare e comporterà tre anni di lavori.
I Progetti speciali sono concentrati su due accordi di alternanza scuola-lavoro, al rifugio Antermoia dove gli studenti del liceo artistico Vittoria stanno provvedendo alla decorazione delle scalinate, ed in altri 4 rifugi che SAT andrà ad individuare, dove avviare il progetto SEN-SAT in collaborazione con FBK per la realizzazione di sensori di rilevamento della qualità dell’aria nei rifugi. Sette gli istituti di scuola secondaria di secondo grado coinvolti, per un totale di due anni di lavoro.
Un altro progetto speciale promosso dal Tavolo della Montagna, riguarda il rifugio cardio protetto finanziato dalla vendita del libro di Massimo Dorigoni “Montagne senza vetta”. Saranno dieci in totale e tutti della SAT i primi rifugi ad essere dotati del defibrillatore con la prima tranche di fondi raccolti e precisamente: Boè, Tuckett Pedrotti, Mandron, Rosetta Altissimo, Roda di Vael, Vajolet, Vioz e Sette Selle. A fine aprile inizieranno i corsi obbligatori di 20 ore, tenuti dal Soccorso Alpino per i gestori dei rifugi che si doteranno di questo dispositivo medico, con aggiornamenti annuali. ( http://www.sat.tn.it/ )
Redazione
(02/02/2018)
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