Carcere femminile, musical Città Inferno

Il Teatro comunale di Pergine viene avvolto dalle tinte blues di un racconto senza tempo con Città Inferno, ispirato alla vita del carcere femminile. Eccetto che sono donne. Hanno amato, e ameranno. Hanno un corpo o l’hanno avuto.

Redazione

Carcere femminile, musical Città InfernoCarcere femminile, musical Città Inferno . La produzione della Fondazione Luzzati Teatro della Tosse – Città Inferno – arriva al Teatro comunale di Pergine giovedì 30 novembre 2017 alle ore 20.45. All’interno di una prigione vivono le detenute di questa storia, liberamente ispirata a Nella Città, l’inferno, il film di Renato Castellani con Anna Magnani e Giulietta Masina.

Assassine, fattucchiere, peccatrici e ladre seriali provenienti da tutta Italia e realmente esistite, le protagoniste si trovano ad occupare un ristrettissimo spazio vitale, una cella di prigione 2m x 2m. Sono collocate in un tempo che non esiste, dagli anni ’40 ad oggi, piene del loro crimine, dei loro anni vissuti.

E quando nel cuore della cella fa ingresso un’innocente, le detenute – come delle voci interiori – la condurranno poco a poco verso la vita disperata della galera, segnando così il suo destino, non potendo capire la possibilità stessa dell’innocenza.

Eccetto che sono donne. Hanno amato, e ameranno. Hanno un corpo o l’hanno avuto. Sette cuori che battono in due metri per due possono fare tanto rumore. Troppo, per chi colpe non ne ha, e vuole piangere in silenzio. Questa è una storia che ha il sapore della realtà e il suo compito è quello di indagare strettamente la causa: il debito d’amore, la nostra più grande ferita.

«Città Inferno è un musical di dolori e abbandoni, dei vivi fuori invocati come i morti, delle superstizioni, delle canzoni passionali, dal Nord al Sud. Città Inferno è una storia liberamente ispirata a un film. Eppure identica a mille storie vere. Per questo motivo abbiamo studiato la vita di criminali realmente esistite collocandole però in un tempo immaginario nel quale approda Lina. Una ragazza normale. Di provincia. Il cui errore è stato quello di innamorarsi della persona sbagliata, e per questo è stata portata in prigione. La sua innocenza fa sorridere d’ingenuità quanto le storie di tanti ragazzi e ragazze di provincia coinvolti in situazioni pericolose, loro malgrado. È in questa cella che Lina conoscerà il passato di madri e figlie che per amore di madri hanno ucciso, e che per amore di figlie hanno fatto altrettanto. Proprio lei. Sola e senza figli. Costretta a pensarci, e a capire il perché. Proprio lei alla quale nessuno ha mai fornito strumenti per comprendere, si troverà ad avere in mano il motivo di tanta violenza. E lo proverà sulla sua pelle, una volta ottenuta la libertà. Le detenute provengono da tutta Italia e ciò sarà causa di incomunicabilità, fino a che l’insieme di queste lingue provocherà la bellezza musicale che è l’Italia stessa, fra alti e bassi, parolacce, litigi, e canzoni. Il linguaggio e la poetica di nO (Dance first. Think later) sono volti alla fusione della scrittura scenica in improvvisazione insieme alla danza, eseguita da attrici che indagano la loro espressività fisica e vocale, inserendola sempre in un contesto drammaturgico complesso e ricco di spunti. Scene dal film si alternano a scene interamente inventate dalla fantasia, ma soprattutto alle esperienze di vita delle detenute di cui raccontiamo la storia attraverso proiezioni e registrazioni. Città Inferno è un esempio di riassunto assoluto fra il teatro che mettiamo in scena, il cinema da cui prendiamo spunto e il materiale documentaristico delle storie vere a cui ci siamo ispirate» (www.ilsonar.it/).

FONDAZIONE LUZZATI – TEATRO DELLA TOSSE 
Con le sue tre sale e un foyer sempre animato da incontri, letture e iniziative diverse, il Teatro della Tosse non è solo una casa per la compagnia della Tosse – che crea anche eventi fuori dal palcoscenico e porta in tournée i suoi spettacoli – ma un crocevia per artisti e compagnie da ogni parte del mondo, in cui offrire al pubblico un luogo di incontro ricco di novità e stimoli culturali.

Fondato nel 1975 da personalità del teatro e della cultura tra cui Aldo Trionfo, Rita Cirio, Giannino Galloni, la Tosse ha avuto come ideatori il regista Tonino Conte e lo scenografo Emanuele Luzzati che ne sono stati direttori artistici fino al 2006-07.

Teatro Stabile Privato dal 1995, nel 1996 il Teatro della Tosse riceve il premio speciale UBU per l’attività di ricerca.  Nel 2005 il Teatro diventa “Fondazione Luzzati Teatro della Tosse”. Oltre al cambio di statuto, il grande elemento di novità – dopo la scomparsa nel 2006 di Emanuele Luzzati – è rappresentato dalla scelta di una direzione artistica condivisa su base triennale.

Nel 2007 Massimiliano Civica dà vita al progetto triennale Facciamo insieme teatro, rifacendosi, nel titolo, al libro firmato Conte e Luzzati (Einaudi, 1977) che aveva simbolicamente dato il via all’avventura della Tosse. Dalla stagione 2010-11 Emanuele Conte è il direttore artistico del Teatro della Tosse con la consulenza del regista Fabrizio Arcuri: insieme firmano il progetto triennale Appunti sul futuro. Dalla stagione 2012-13 il teatro vara per la prima volta nella sua storia una doppia stagione lunga otto mesi, con venti titoli divisi tra “In trionfo” e “Cantiere Campana” (dai nomi delle sale in cui hanno luogo) che danno maggiore consistenza al progetto, anticipato dalla creazione de La Claque in Agorà (la terza sala del complesso di Sant’Agostino), di diversificare e determinare sempre di più le molteplici anime che compongono la Tosse. 

Dal gennaio 2015 direttore artistico è Amedeo Romeo.
Nel marzo 2015 la Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse è riconosciuta dal Ministero dei Beni Culturali “Teatro di Rilevante Interesse Culturale” (TRIC), unica realtà ligure insieme al Teatro Stabile di Genova.

Città Inferno – giovedì 30 novembre 2017 ore 20.45, Teatro comunale di Pergine – http://www.teatrodipergine.it/

 

    Redazione
 (26/11/2017)

 

 

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