Comunità Alta Valsugana e Bernstol

Comunità Alta Valsugana e Bernstol: un cammino che continua. L’incontro con il presidente Ugo Rossi e l’assessore alla coesione territoriale Carlo Daldoss.

Redazione

 

Comunità Alta Valsugana e BernstolComunità Alta Valsugana e Bernstol: un cammino che continua . Circa 54.000 abitanti, distribuiti su 15 comuni; un bilancio appena approvato, che spazia dall’edilizia pubblica alle politiche del lavoro; una missione ben definita, che potremmo sintetizzare con l’espressione “fare comunità”, comprendendo con ciò anche la gestione del Fondo strategico territoriale, la partecipazione al progetti Leader, ed ancora il Tavolo territoriale e il Distretto famiglia, i Piani giovani, il Progetto spiagge sicure: parliamo della Comunità di valle Alta Valsugana e Bernstol, che martedì 14 ha visto l’ incontro con il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi e l’assessore alla coesione territoriale e urbanistica Carlo Daldoss, che hanno così accolto l’invito loro rivolto .

 “La Provincia – hanno sottolineato entrambi – vuole continuare a scommettere sul protagonismo delle Comunità e dei territori. Ciò si riflette in alcune scelte specifiche previste dalla nuova Finanziaria, che indica fra l’altro un percorso condiviso, con almeno due tappe nel corso dell’anno, per valutare l’utilizzo delle risorse residue. Nel 2018 diciamo addio al Patto di stabilita, come sancito dalla Corte costituzionale: nei primi 3 mesi dell’anno potremo effettuare pagamenti per il doppio degli importi liquidati nello stesso periodo del 2017. Sul territorio e sul sistema delle imprese arriverà dunque nuova ‘benzina’ per alimentare il motore della la ripresa. Ci saranno delle aperture anche sul versante delle assunzioni nel settore pubblico, nella convinzione che una crescita moderata della spesa corrente non sia di per sé nociva se comporta una crescita dei servizi e della qualità. L’importante è continuare a lavorare assieme”.

Una Comunità con diversi punti di forza, quella dell’Alta Valsugana e Bernstol: i laghi, i centri abitati con le loro attrattive anche turistiche, le miniere storiche, i percorsi ciclopedonali, le sue eccellenze produttive, le “punte” anche nel campo dei servizi, come Villa Rosa. Ma anche con le sue difficoltà, alcune simili a quelle che si possono riscontrare altrove, come il calo demografico, altre  più specifiche, come la crisi di alcuni settori  produttivi.

“Le Comunità – ha detto Rossi – svolgono a volte una funzione di raccordo anche fra competenze comunali o provinciali. In territori in cui ci sono molti comuni la loro  funzione di sintesi è  particolarmente importante, e voi l’avete svolta.  Nel 2018 si aprono prospettive importanti. La recente riforma del welfare riferito alla terza età, ad esempio, mostra come sia importante concepire i servizi su una scala più ampia di quella comunale. Qui puntiamo in maniera forte sulle Comunità  per costruire  una rete di servizi  rivolta in particolare a quei bisogni e a quelle utenze che vengono ‘prima’ delle case di riposo. Avremmo potuto riportare tutto  in capo all’Azienda sanitaria, come è stato fatto altrove. Noi abbiamo deciso di continuare a puntare sul protagonismo di Comuni e Comunità, coerentemente con un disegno che  responsabilizza  gli attori presenti sul territorio, dalle istituzioni al privato sociale”.

“Con la riforma la Provincia ha assunto funzioni di indirizzo generale – ha detto a sua volta Daldoss – mentre le Comunità hanno il compito di allocare le risorse del Fondo strategico territoriale e quindi anche di decidere in merito a tutta una serie di questioni centrali, che vedono i territori realmente protagonisti. Con la riforma del welfare e lo Spazio argento questo ruolo di protagonismo verrà ulteriormente rafforzato. Riguardo all’edilizia, motore primario di creazione di ricchezza e di lavoro, anche qui il ruolo delle Comunità sarà determinante. La Finanziaria  pone un’enfasi particolare sul recupero dei centri storici, intervenendo soprattutto sulle facciate esterne: non ci saranno graduatorie, le domande saranno evase in ordine cronologico, perché riteniamo  questa tematica strategica. L’unione farà la forza perché quanto più un territorio è coeso tanto più cresce la qualità delle risposte date ai cittadini”.

Nel corso della serata sono stati esaminati anche aspetti più specifici relativi alla vita della Comunità, al rapporto fra Comuni di dimensioni diverse, a progetti riguardanti il lavoro, le infrastrutture, la Valdastico.   (  https://www.ufficiostampa.provincia.tn.it/  )

 

    Redazione
(16/11/2017)

 

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