Festival Bellandi, corti circuiti di emozioni

Il Festival Bellandi, una rassegna di appuntamenti che raccontano il nostro contemporaneo. Sette spettacoli, una mostra scenografica e uno spazio per il dialogo tra artisti e pubblico, daranno personalità al Festival.

Redazione

 

Festival Bellandi, corti circuiti di emozioni Pergine Valsugana, Festival Bellandi: Un’opportunità per allargare lo sguardo e creare corti circuiti di emozioni inaspettate.  Dal 9 al 18 aprile si alterneranno drammaturgie originali e riscritture di artisti e compagnie del panorama underground nazionale. Non soltanto spettacoli di valore quindi, ma progetti che meritano di essere abbracciati e condivisi, dei quali c’è necessità di parlare e di far parlare. Con l’intento di favorire lo scambio, gli appuntamenti sono stati pensati per dare spazio allo sguardo degli spettatori e coinvolgerli nel dialogo creativo. Il posto assegnato al pubblico si situa in occasione degli spettacoli sullo stesso palco in cui fioriscono i mondi immaginari della rappresentazione, a pochi passi dalla scena.

Spazio Vivo è l’iniziativa che partirà alla conclusione di ogni serata, quando il palco e il teatro tutto si trasformeranno in accoglienti spazi per la condivisione, le riflessioni, la convivialità e l’incontro con gli artisti in scena. Per rendere più calorosa l’atmosfera ogni incontro sarà accompagnato dalla degustazione di ottimi vini o birre artigianali.

Il foyer del Teatro, inoltre, ospiterà la mostra Spazio Vuoto, nella quale sei scenografi (Nadia Simeonova, Andrea Coppi, Lucia Santorsola, Federica Rigon, Luca Molinari e Plamen Solomonski) attivi sul territorio regionale e nazionale, esporranno i propri lavori a partire dal bozzetto fino ad arrivare alla messa in scena (orari d’apertura dal 9 al 18 aprile – dalle 17 alle 23, sabato dalle 10 alle 13).

La rosa di artisti che abbiamo scelto per raccontare punti di vista divergenti sul presente, individuale o collettivo, ci parlano attraverso i linguaggi che riconosciamo come autentici, staccandosi spesso dalla convenzione. STASERA SONO IN VENA, spettacolo finalista al Premio UBU 2015, è un lavoro autobiografico ironico e amaro in cui Oscar De Summa ci rende partecipi del suo percorso di crescita nella Puglia degli anni ottanta.

Due riletture di classici della letteratura e del teatro MADAME BOVARY, vincitore STAZIONI DI EMERGENZA – Atto VI, di Luciano Colavero, una straordinaria riscrittura sulla forza del desiderio, e LA SIGNORINA JULIE da A.Strindberg, regia di Giuseppe Amato, una visionaria interpretazione delle maschere della società.

Di attualità e delle contraddizioni della società dei nostri giorni invece si occupa NOI, drammaturgia in evoluzione scritta da Danilo Macrì, spettacolo che ha debuttato nel 2018 diretto da Carlo Orlando come Mise en Espace all’Altrove di Genova.

IL VANGELO DELLE BEATITUDINI di e con Aida Talliente, un lavoro che parla di speranza e di ricerca del senso delle cose, che ci sentiamo di abbracciare con affetto e premura, e che merita di essere sostenuto e raccolto. Lo spettacolo, che ha debuttato in questi giorni al CCS di Udine, è in parte figlio di questi luoghi, che ne hanno conosciuto la gestazione durante i numerosi periodi di residenza al Teatro di Pergine e Meano.

Oltre a questi cinque spettacoli di artisti che rappresentano da anni un concreto esempio di sperimentazione e ricerca sul panorama nazionale, il Teatro ospiterà due compagnie emergenti, selezionate dalla commissione del Bando di Residenza Bellandi. 

Il Bando di Residenza, è nato con l’obbiettivo di dare spazio e possibilità di produzione a quegli artisti che abbiano dei progetti creativi che per intenti e linguaggi si avvicinino ad un’idea di teatro autentica e impegnata, ma che non abbiano gli spazi necessari per metterli in cantiere. Quest’anno il Bando offre l’opportunità di usufruire degli spazi e del personale del teatro a un primo gruppo selezionato su una cinquantina di progetti ricevuti, mentre a un secondo gruppo offre una data all’interno del Festival. Entrambe le formazioni lavorano sulla scrittura di scena: CORO DI BABELE, testo e regia di Claudio Zappalà, è un canto a più voci melanconico e irriverente, che vede in scena sei attori siciliani che raccontano le proprie “migrazioni”, intrecciando gli amori, i drammi, le gioie, la malinconia, la voglia di conoscere, il desiderio di tornare.

Vincitore della Residenza Bellandi è, invece, lo spettacolo SUL DIVANO, che debutterà dopo un periodo di lavorazione creativa presso gli spazi del Teatro di Pergine. Questa tragicommedia dei giorni nostri, scritta ed interpretata dalla compagnia Thalia Produzioni, si è aggiudicata per l’interessante percorso creativo, il premio finale della commissione. 
http://www.teatrodipergine.it/   – https://www.ariateatro.it/    )

 

    Redazione
  (27/02/2019)

 

 

 

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