Nel paese dei ciechi, inaugura la stagione

Il Teatro di Pergine inaugura la propria stagione di prosa con il debutto dello spettacolo tratto dal celebre racconto di H. G. Wells, Nel paese dei ciechi, la nuova produzione di ariaTeatro.
Redazione

  

nel-paese-dei-ciechiPergine Valsugana (TN) – Lo spettacolo che inaugura la stagione di prosa 2015-16 del Teatro Comunale di Pergine è anche il debutto della nuova produzione della compagnia ariaTeatro: con apertura il 29 ottobre e replica il 31 ottobre, andrà in scena Nel paese dei ciechi, per la regia di Chiara Benedetti, con Giuseppe Amato e Denis Fontanari.
Il nuovo spettacolo di ariaTeatro, come anche le produzioni precedenti della compagnia (ad esempio My Romantic History o Kebab) propone una storia dalla narrazione incalzante, una storia che in questo caso offre numerosi spunti di riflessione sul mondo contemporaneo e si presta a stimolanti sfaccettature interpretative.

 Nel paese dei ciechi, basato sul celeberrimo racconto di H.G. Wells, racconta infatti di un viaggio fantastico (e senza tempo), iniziato per caso, che porta un giovane esploratore in una valle incantata.

La scoperta che gli abitanti di un luogo talmente prospero sono ciechi da generazioni catapulta però il protagonista in un intenso percorso psicologico nel quale dovrà confrontarsi con i propri valori e le proprie convinzioni.

 Tra gli elementi focali esaltati dalla regia quindi – anche in questo caso un debutto, quello di Chiara Benedetti, classe 1986, già attrice della compagnia – sono il  tema dello scontro tra civiltà, ma anche la poesia visiva (realizzata grazie alle scenografie curate da Federica Rigon) del testo di H.G. Wells.

Ultima e significativa novità di questo inizio stagione è infine l’operazione di crowdfunding, realizzata in collaborazione con la piattaforma Innamorati della Cultura. In un periodo storico tristemente caratterizzato dalla scarsezza di finanziamenti devoluti alle attività culturali, la compagnia ariaTeatro si appoggia a quest’iniziativa di finanziamento e promozione partecipativa anche per tornare a sottolineare che il teatro è una forma d’arte che più di altre esiste non solo per gli spettatori, ma anche grazie alla loro presenza e partecipazione.

 

    Redazione
 (26/10/2015)

 

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