Pinzolo comitato contro tassa di soggiorno

No Tassa Ingiusta. Nato a Pinzolo il Comitato contro la tassa di soggiorno per gli appartamenti definita ingiusta, iniqua e dannosa.

Redazione

           

Pinzolo comitato contro tassa di soggiornoPinzolo comitato contro tassa di soggiorno . «Con un provvedimento di fine anno, passato quasi sotto silenzio, la Giunta Provinciale ha istituito per l’anno 2017 una sproporzionata tassa di soggiorno per gli appartamenti concessi in locazione ad uso turistico che varia da 25 euro all’anno per posto letto a ben 50 euro».

Inizia così il comunicato diramato dal nuovo Comitato “No tassa ingiusta” nato a Pinzolo per protestare contro la tassa di soggiorno degli appartamenti nell’ambito turistico della Val Rendena.

«La Giunta provinciale, previo parere della Comunità delle Giudicarie, – continua il Comitato- su incomprensibile richiesta dell’APT di Madonna di Campiglio, Pinzolo e Val Rendena, e senza l’ampio confronto necessario, ha deliberato la cifra massima di 50 euro a posto letto, contrariamente a tutte le altre APT del Trentino che sono rimaste a quota 25 euro.

Una tassa di soggiorno definita ingiusta, iniqua e dannosa.  «INGIUSTA perché si tratta di una patrimoniale, non tanto mascherata, che si aggiunge all’IMIS e colpisce indiscriminatamente sia chi affitta sia chi non riesce ad affittare. INIQUA perché: non valuta i diversi paesi all’interno della stessa valle, non é uguale alle altre zone turistiche del Trentino e la modalità di calcolo viene notevolmente differenziata tra strutture alberghiere, dove è legata alla presenza, e alloggi turistici dove è legata al posto letto, indipendentemente che sia occupato o meno. DANNOSA perché la prevedibile diminuzione delle presenze, conseguente all’ aumento degli affitti, rischia di portarci fuori mercato rispetto ad altre zone del Trentino e indirettamente colpisce non solo il settore turistico ma anche quello commerciale».

Il comitato propone quindi di bloccare questa tassa e di avere un confronto pubblico: «Nessuno ha ancora detto quanto si pensa di raccogliere con questo provvedimento e soprattutto dove andranno a finire e come verranno usati questi soldi. Per queste ragioni chiediamo che questa scelta sbagliata sia bloccata e che si apra un confronto pubblico con la popolazione interessata nel quale tutti i responsabili vengano a spiegare le ragioni che hanno portato a questa decisione affrettata, discriminatoria e ingiusta». In fine l’invito ad informarsi e ad aderire al comitato scrivendo a notassaingiusta@gmail.com  –  http://www.news.giudicarie.com

 

    Redazione
 (07/03/2017)

 

 

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