In Trentino, si rischia di appiattire l’offerta turistica, togliendo la ricchezza del valore della competizione, del confronto e della crescita territoriale.
di Michele Luongo
Trentino offerta turistica . Ecomuseo del Vanoi, Parco Paneveggio Pale di San Martino, Mezzano Romantica , Strada dei formaggi, Filosofia Green Way Primiero, Cultura, Musica, Sport , mercoledì 11, nella Sala Rombo, di Trentino Sviluppo a Trento, nel presentare il Primiero Dolomiti Festival Brass, si è voluto mettere in vista un po’ di tutto di un territorio incantevole, sarà stato solo per un problema di baget o per un indirizzo politico?
Alla presentazione stampa hanno partecipato Paola Toffol , presidente dell’ Apt di San martino di Castrozza, primiero e Vanoi, Paolo Scalet Direttore della Scuola Musicale Di Primiero, Francesco Schweizer di Mezzano Romantica, Dora Tavernaro coordinatore Strada dei formaggi, Federica Micheli , coordinatore Ecomuseo del Vanoi, Vittorio Ducoli direttore del Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino, e naturalmente l’Assessore alla cultura, cooperazione, sport e protezione civile Tiziano Mellarini, con un intervento di pochissimi minuti, si è complimentato per le iniziative così sensibili verso l’ospite ( turista) poi, ha sottolineato che ci vuole una “cultura tesa a ridurre la frammentazione, bisogna creare sistema, avere un’apertura a nuovi orizzonti con coordinamenti con lo sport, turismo”.
Belle parole quelle dell’Assessore, ma che tende a confondere o non riconoscere una realtà locale con quella nazionale o internazionale. Difatti, riteniamo di assoluto valore il coordinamento delle promozioni turistiche e culturali, ma non si può sostituire con quella locale in uno scenario di promozione su vasta scala. Così facendo, è un pericolo sempre più concreto in Trentino, si rischia di appiattire l’offerta, di togliere la competizione, la crescita, quindi di non sapere più riconosce e dare il giusto valore alle iniziative.
Ad esempio il Primiero Dolomiti Festival Brass, di respiro internazionale, con una propria specificità nel settore, quasi unica, a nostro avviso meriterebbe decisamente una maggiore attenzione.
Come giusto è promuovere un indirizzo turistico di paesaggio naturale, culturale, per cui risultano evidenti le mille sfumature delle offerte; bene la valorizzazione delle iniziative, ma non l’appiattimento dell’offerta, che sa tanto di sottomissione del territorio ad un’unica cabina di regia.
di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
(12/06/2014)
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