Felice armonia tra Colli, Ferri, l’Orchestra e il Coro

Al Teatro Filarmonico di Verona, uno splendido concerto con Mozart, Beethoven e Schubert nell’interpretazione del pianista Federico Colli, Orchestra e Coro dell’Arena e la direzione di Federico Ferri in un armonico dialogo.
di Michel Luongo

 

Teatro-Filarmonico-Verona
Teatro Filarmonico di Verona

Nella splendida cornice del Teatro Filarmonico di Verona, l’Orchestra dell’Arena di Verona con un concerto, sabato e domenica scorsa, ha inaugurato la nuova stagione sinfonica. In programma opere di Mozart, Beethoven e Schubert, la direzione a Federico Ferri, al pianoforte Federico Colli, uno dei migliori pianisti emergenti, inserito nella Top 30 mondiale, e il Coro dell’Arena di Verona.
S’inizia in perfetto orario con il Concerto per pianoforte e orchestra n. 23 K. 488 in la maggiore, di Wolfagan Amadeus Mozart, senza trombe e timpani, una bella tonalità musicale. Federico  Colli, dopo il preludio orchestrale, comunica la sua trasparenza sonora, scioglie la tensione in puro lirismo come cadenze d’autunno e d’inverno in armonico dialogo  che con l’Allegro assai diventa un gioco di sinergia con l’orchestra.

Federico Colli è preciso, limpido, la solitaria entrata per la Fantasia per pianoforte, coro e orchestra Op. 80, di Wolfagan Amadeus Mozart, è perfetta. Una serie di variazioni si caratterizzano come l’intenso e prezioso dialogo con l’oboe, per  meravigliose estensioni con tutta l’orchestra. La caratteristica della presenza del Coro ed il suo intervento nel Finale sprigiona una gioiosa melodia che si sviluppa in un naturale tripudio di passioni tra pianoforte e orchestra che coinvolge in pubblico in un lungo e intenso applauso.

La seconda parte del concerto è dedicata a Franz Schubert, Sinfonia D.944 in do maggiore “La grande”, una grande opera, di difficile esecuzione, lunga, intensa. Precisa l’apertura dei corni, poi una serie di varianti con la bellezza dei fiati e degli archi. Nell’andante con moto, è un incidere con ripetizioni di armonie enigmatiche, tipico stile schubertiano. Poi, una lunga tensione che conduce a un maestoso epilogo in crescendo in un’appassionata ritmica nel finale. Meritati i lunghi applausi.

La direzione di Federico Ferri è attenta, precisa, perfetta nella modulazione con il piano e il Coro, brillante nell’intensità della “La grande” di Schubert. Il pianista Federico Colli, ci ha regalato momenti di puro lirismo, raffinato, ha un’estrema chiarezza e tecnica straordinaria, sarà una grande eccellenza musicale. L’Orchestra dell’Arena di Verona, è sicura, ha esperienza, ha eleganza, il Coro dell’Arena di Verona ( Maestro Vito Lombardi) è superlativo, imponente, ascoltarlo è sempre un piacere.

Al Teatro Filarmonico di Verona, abbiamo assistito a un piacevole concerto con Mozart, Beethoven e Schubert nell’interpretazione del pianista Federico colli, Orchestra e Coro dell’Arena e la direzione di Federico Ferri, una bella serata in meravigliosa melodia.

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (13/01/2016)

 

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