Sanremo 2019. Riflessioni, Facciamo Musica

Facciamo Musica, per quei grandi Signori, da Armstrong a Davis, da Bach a Stravinsky, dalla Callas a Caruso, da Ellington a Basie, da Ortolani a Goldsmith, da Sinatra ai Pink Floyd
di Gastone Bortoloso

 

Sanremo 2019. Riflessioni, Facciamo Musica
Musicista Gastone Bortoloso

Facciamo Musica. Non ho mai fatto commenti o polemiche rispetto alle grandi rappresentazioni annuali canore, non mi sento di farle e non sarebbe questa l’eventuale sede adatta. Tuttavia ho letto con grande interesse alcuni dei commenti in relazione al famoso Festival della Canzone Italiana.

Nessun commento, solo un pensiero per noi, che cerchiamo di esercitare questa antica e nobile attività di Musicisti, una riflessione sul fatto di quanto siano stati importanti le personalità che ci hanno in qualche modo motivato a perseguire questa nostra passione.  

Viviamo in un periodo storico che a volte confonde fama con successo, essenza con apparenza, letteratura con giornalismo, spettacolarizzazione con musicalità, e potrei proseguire ancora.

Pensiamo a fare quell’altro “mestiere” il nostro, quello per cui tutti noi abbiamo iniziato, magari incoraggiati dai genitori, dagli amici, dagli insegnanti o da tutti coloro i quali hanno visto in noi un qualche tipo di talento.  

Facciamo Musica, facciamola insieme, per il pubblico, da soli o per chi amiamo.  

Scriviamo, arrangiamo, proviamo. Facciamola per quei grandi Signori, da Armstrong a Davis, da Bach a Stravinsky, dalla Callas a Caruso, da Ellington a Basie, da Ortolani a Goldsmith, da Sinatra ai Pink Floyd (l’elenco sarebbe troppo lungo…) con tutte le meravigliose opere e stili nati in conseguenza…facciamolo per quella sola cosa che ha motivato loro: la dedizione alla Musica.

Facciamolo anche per una coscienza collettiva, in visione di una volontà ultima che sarebbe sufficientemente forte da farci guardare “oltre”. Facciamo Musica, e facciamola nel modo che anche Voi sapete fare, con quella forza che, se autentica, difficilmente si ferma davanti a cose (e capisco perfettamente) che si spiegano solo con analisi e dinamiche legate a fattori di tipo materiale.

Nessun consiglio sia chiaro, forse la sola volontà di coinvolgerVi nell’esortazione a guardare “oltre”, anzi, suonare o cantare “oltre”.  

Del resto, nella visione generale di cui la storia ci ha fatto dono, si tratta di comunicare, con gioia e altruismo, un messaggio che lascia poco spazio alle apparenze, ma sfocia nel fine ultimo forse più importante: il desiderio di lasciare un po’ di noi stessi, con tutta l’umiltà del caso sia chiaro, nel meraviglioso mondo dell’Arte.

 

  di Gastone Bortoloso
       (13/02/2019)

 

 

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