Weilerstein e la Verbier Festival Orchestra indicano nuovi percorsi sonori

Nuovi percorsi sonori da Joshua Weilerstein, la Verbier Festival Orchestra e il clarinista Martin Frost. Dal Verbier Festival, la grande musica ha felice sinergia con le altre espressioni musicali.
di Michele Luongo  

Weilerstein e la Verbier Festival Orchestra indicano nuovi percorsi sonori
Joshua Weilerstein, Martin Fröst. ,Verbier Festival Orchestra

Bell’atmosfera al Verbier Festival con l’abbraccio della natura e panorami mozzafiato delle alpi svizzere. Un’incantevole cornice per il festival che accoglie grandi direttori d’orchestra e solisti di fama internazionali.

Salle Des Combins è la sala principale del Festival, ha 1700 posti a sedere e ogni posto è in grado di avere una buona visibilità, per l’occasione il palco è adornato di calle bianche. Sul piazzale antistante prima d’ogni concerto si vivono momenti di piacevole convivialità, sorseggiando champagne, un buon calice di vino o un caffè Nespresso, sponsor della manifestazione. Poi come per magia, in pochi minuti, la sala si riempie, cala il silenzio, sul palco la Verbier Festival Orchestra diretta da Joshua Weilerstein, lunedì 31 luglio con assoluta puntualità alle ore 19,00 inizia il concerto con El Salòn Mèxico di Aaron Coplan.

El Salón México è una composizione sinfonica cui il compositore prende riferimenti dalla musica popolare messicana, Copland, infatti, attraverso la musica dà una rappresentazione visibile del Messico. La piacevole melodia messicana raggiunge emozioni e rilancia sprigionando magnifiche danze, allegria, un quadro sinfonico cui ogni strumento ha una sua espressione solista. Gli intensi applausi del pubblico ne testimoniano l’eccellente esecuzione.

Già dal programma si era capito che al Verbier Festival questa non era la solita serata, è la volta del Preludia taneczne ( Preludes de dansens) pour clarinette et orchestra del compositore Witold Lutoslawsky, all’orchestra è al direttore sul palco giunge anche il solista clarinettista Martin Fröst.

Cinque movimenti su ritmi folkloristici di balli polacchi un’alternanza di ritmi ora melodici ora rapidi e briosi. Fröst è straordinario, puro virtuosismo ed è in perfetta intesa con la direzione di Weilerstein e la Verbier Festival Orchestra. Lunghi e intensi applausi richiamano più volte sul palco Fröst e il direttore Weilerstein.

Si prosegue con Concerto per Clarinetto e Orchestra di Artie Shaw, un vero maestro del clarinetto, a lui le basi per il clarinetto in jazz. L’alta interpretazione dei musicisti è un’espressione della bellezza della musica, delicatezza sonora e squarci di respiro jazz. Fröst è straordinario, puro virtuosismo ed  è in perfetta intesa con la direzione di Weilerstein e la Verbier Festival Orchestra, che regalano un mirabile fascino musicale. Intensi e scroscianti applausi, invitano più volte  il solista Martin Fröst e il direttore Joshua Weilerstein a tornare sul palco fino quando Fröst con il suo clarinetto decide di concedere il bis, questa volta accompagnato dal solo percussionista e da un contrabbasso. Ancora applausi, bel feeling con il pubblico.

Weilerstein e la Verbier Festival Orchestra indicano nuovi percorsi sonori
Verbier Festival Orchestra

La seconda parte del concerto è dedicata a Serge Prokofiev con Romeo e Giulietta – Extraits des Suites N°14 op 64 bis, N°2 op 64 ter e N°3 op 101, sul palco Verbier Festival Orchestra al completo, dirige Joshua Weilerstein. Si è di fronte a un insieme di eccellenza, orchestra di giovani talenti che sprigionano un brillante sinfonismo, capaci di raggiungere alte espressioni ora di drammaticità ora di puro lirismo sotto la magistrale direzione di Joshua Weilerstein. Una direzione particolarmente intensa, sentita, la passione, la tecnica e i gesti decisi, raccoglie l’energia della composizione orchestrale in una perfetta armonia, rilasciando poesia e luce sonora. Il pubblico sottolinea con lunghi ed intensi applausi.

Una bella serata, un grande concerto alla Salle Des Combins di Verbier, dove Joshua Weilerstein, la Verbier Festival Orchestra e il solista Martin Fröst, hanno lasciato nuovi percorsi sonori indicando una strada da seguire nella programmazione di un concerto di musica classica. Dal Verbier Festival, la grande musica ha felice sinergia con le altre espressioni musicali.

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (05/08/2017)

 

 

ViaCialdini è su www.facebook.com/viacialdini e su Twitter: @ViaCialdini