Zubin Mehta armonizza anche il vento

Zubin Mehta armonizza anche le folate di vento che caratterizzano il Parco Scolacium di Borgia. Il vento si placa ma c’è da lavorare.
di Mchele Luongo
 

Zubin Mehta armonizza anche il vento
Zubin Mehta

Nello scenario del Parco Archeologico del  Scolacium a Roccelletta di Borgia (Cz), l’inaugurazione di  “Armonie d’Arte Festival”, il  30 giugno 2011 con  il celebre Zubin Mehta,  presenza per una grande attesa, giustamente rilevata dalla stampa locale e nazionale.

Attesa che  non delude, il maestro dirige con assoluta precisione l’Orquesta del Palau de les Art “Reina Sofia” che esegue con altrettanta professionalità i poemi sinfonici di Richard Strauss:  Don Chisciotte (Don Quixote) , sinf. pp. 35,  e “Vita d’eroe” ( Ein  Heldenleben) op. 40. La prima parte caratterizzata da una intenso armonico lirismo, il  violoncello solista ne esalta la calda emozione musicale.  Nella seconda parte con il poema “Vita d’eroe” il suono ha ritmi più energici ma è intatta la  coesione orchestrale.

Zubin Mehta armonizza anche le folate di vento che caratterizzano il Parco Scolacium , alle prime note, il vento sembra acquietarsi, quasi fermo assiste alla poesia del Don Chisciotte, per riprendere il suo spazio nella pausa. Ed è ancora la musica, nella seconda parte, con l’energica direzione di Mehta,   il vento si placa ed assiste alla magia delle note, per riaffacciarsi al termine del poema sinfonico “Vita d’eroe”.

Orchestra e direzione di alta qualità, ma non possiamo non indicare quanto  ci circonda e segnalare evidenti carenze.

Non esiste al parco ( visto gli eventi che si realizzano) una sala ingresso con relativa biglietteria, ci si trova di fronte  a due “baracchette” di legno.

Si è notato e in modo molto evidente che gran parte del pubblico era munito di biglietto invito. Ma chi paga?

Un parco particolare,  ma il sentiero per gli spettacoli serali deve essere almeno illuminato. Vedere dei disabili con stampelle e con sedie a rotelle arrancare su pietre e solchi nel terreno è molto dispiacevole ed è significato di poca attenzione.  Se poi si nota che qualche signora seppure anziana è trasportata su navetta di cortesia, solo per mera “conoscenza”… C’è molto da lavorare.

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (04/07/2011)

 

 

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