Acetaie Aperte, l’Aceto Balsamico di Modena IGP

Acetaie Aperte, l’Aceto Balsamico di Modena IGP, si avvicina l’appuntamento a Modena e provincia con i 33 produttori che tornano a raccontarsi al pubblico. L’Emilia Romagna meta di turismo enogastronomico.
Redazione

Acetaie Aperte, l'Aceto Balsamico di Modena IGPAcetaie Aperte, l’Aceto Balsamico di Modena IGP. La manifestazione è tra le più importanti della Regione Emilia Romagna, al secondo posto tra le mete di turismo enogastronomico più desiderate dai turisti italiani. Modena figura al 13° posto nella classifica nazionale delle città più attrattive secondo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2021 curato da Roberta Garibaldi

Si avvicina a grandi passi il 26 settembre, la data in cui in tutta la Provincia di Modena torna Acetaie Aperte, l’evento promozionale più importante dell’anno per il comparto, organizzato dai Consorzi di Tutela dell’Aceto Balsamico di Modena IGP e dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e che ogni anno richiama migliaia di visitatori provenienti da tutta la Regione e anche oltre. 

Acetaie Aperte è quindi un appuntamento ben consolidato nel calendario annuale delle manifestazioni enogastronomiche del Bel Paese e si conferma come una interessante destinazione per gli enoturisti, che nonostante la pandemia nell’ultimo anno hanno continuato a muoversi, pur rimanendo all’interno dei confini nazionali, alla ricerca di esperienze gustative inedite da vivere in sicurezza, spinti da una crescente voglia di approfondire la conoscenza del patrimonio dei sapori territoriali. Addirittura si stima che nei tre anni precedenti sia cresciuto al ritmo del 10% annuo il numero dei turisti che hanno viaggiato con la principale motivazione di conoscere e vivere con esperienze dirette l’enogastronomia.   

Questo e altri interessanti dati e spunti di riflessione, emergono leggendo il Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2021 curato da Roberta Garibaldi – accademica, autrice del Rapporto nonché Presidente dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico – nel quale si ribadisce come l’enoturismo rappresenti una leva competitiva importante per l’economia italiana, soprattutto se guardato nella prospettiva di una ripartenza post-pandemia. E, financo, analizzando il peso delle realtà regionali nel contesto nazionale, si legge come l’Emilia Romagna sia la regione i cui prodotti e tipicità culinarie sono le più note al pubblico, il che rappresenta un ottimo motivo per eleggerla al 2° posto tra le mete di turismo enogastronomico più desiderate dai turisti italiani complessivi, con uno share del 14,5%.

Tra le città più attrattive a livello nazionale, nelle prime 15 ci sono ben 3 provincie dell’Emilia Romagna: Bologna (2°), Parma (11°) e Modena (13°). Tra i turisti enogastronomici in particolare, ovvero tra coloro che abbiano svolto almeno una vacanza con motivazione primaria l’enogastronomia negli ultimi tre anni, il 13,9% sceglie ancora l’Emilia Romagna, facendole guadagnare rispetto al 2019 ben tre posizioni passando da 5° a 2° assoluta.

A fare la differenza, alcuni elementi oggi ritenuti imprescindibili dai turisti del gusto, sempre più consapevoli ed esigenti, ovvero la sicurezza, la sostenibilità e la possibilità di rendersi custodi di un turismo virtuoso capace di creare nuovi equilibri tra ambiente urbano e rurale. Sicurezza e sostenibilità che potranno trovare nelle trentatre acetaie che ad oggi hanno aderito ad Acetaie Aperte con proposte di visite, degustazioni ed intrattenimento per tutta la famiglia. Da vivere in totale sicurezza, in gran parte all’aria aperta e comunque previa esibizione del Green Pass – e in alcuni casi la prenotazione preventiva – al fine di garantire un accesso ordinato nel rispetto del distanziamento interpersonale ed in orari il più possibile scaglionati. 

Degustazioni di Aceto Balsamico in purezza o in abbinamento con altri prodotti tipici del territorio e ai tradizionali percorsi guidati nei locali deputati alla produzione – con spiegazione dell’intera filiera produttiva – nonché nei musei del territorio dedicati al pregiato condimento, si affiancheranno molte attività en plein air, come le visite in vigna, al giardino botanico con vista panoramica sulla valle del Panaro, sul Cimone e sulle Prealpi, oppure la cottura del mosto in paiolo all’aperto, le visite in fattoria didattica o nel parco animali o ancora la dimostrazione di vendemmia con i più piccoli.

E ci sarà spazio anche per la musica dal vivo ed il gioco: dal Balsamiquiz alla Caccia al Tesoro Balsamico, sfruttando le nozioni apprese durante la visita in acetaia per risolvere enigmi e rispondere a quiz balsamici per raggiungere la meta finale. 
www.acetaieaperte.com )

 

    Redazione
  (22/09/2021)

 

 

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