Contratto di Lavoro, le imprese i lavoratori

Contratto di Lavoro, le imprese i lavoratori. Avevamo le fabbriche, gli operai, oggi siamo tutti liberi professionisti anche quando lavoriamo in fabbrica.

Redazione

 

contratto-di-lavoro-le-imprese-i-lavoratoriContratto di Lavoro, in Italia abbiamo 9 tipologie, tutti senza certezza di continuità. In 9 mesi sono stati distribuiti 110 milioni di voucher – fazzoletti per il naso usa e getta – . Il 90% dei lavoratoti italiani non ha un un reddito sufficiente né sicuro. I licenziamenti dopo il boom di assunzioni a tempo indeterminato sono aumentati del 33%. Nessuna barriera tra lavoro riconosciuto e lavoro in nero, entrambi non hanno e non danno garanzia e rendono tutti i lavori occasionali, senza contributi previdenziali e assicurazione.

”Dobbiamo essere competitivi – ci dicevano – costiamo troppo di manodopera per questo si delocalizza – insistevano – fatto sta che tra contratti a progetto o a tempo parziale viene a mancare quella stabilità necessaria anche solo ad affittare un box per custodire la propria bicicletta”. Ora anche Poste Italiane assume a Progetto o a Intermittenza.

Contratto di Lavoro, le imprese i lavoratori. Il mercato de Lavoro è davvero cambiato? ”Sono nate tantissime nuove figure professionali ma, non per questo abbiamo smesso di aver bisogno di abiti, mobili, prodotti di primo consumo ed è proprio il comparto del manifatturiero ad aver provocato la distruzione del 75% dei posti di lavoro. Se non ricreiamo un habitat favorevole alla nascita di nuove fabbriche capaci di creare occupazione e quindi rilanciare lo sviluppo economico ogni altra azione sarà inutile. Avevamo le fabbriche, gli operai, oggi siamo tutti liberi professionisti anche quando lavoriamo in fabbrica grazie a questi contratti che ci spingono o obbligano ad aprire Partite Iva. Anche nelle aziende siamo liberi professionisti, liberi di subire pur di lavorare”.

Il 95% di tutte le imprese in Italia, oltre 4.100.000 cioè il 93,2% di tutte le imprese nell’U.E. sono microimprese. Hanno voluto smantellare il Contratto Nazionale del Lavoro inventandosi contratti mortificanti per renderci competitivi sul mercato ma, non abbiamo un mercato del lavoro”. Dovevano essere le PMI ad assicurare un mercato del Lavoro, invece abbiamo distrutto proprio loro, i piccoli imprenditori che a stento riescono a mantenersi figuriamoci mantenere degli impiegati, ecco una testimonianza nel mare: ”ho appena finito di pagare le rate delle tasse, il 16 novembre dovrò riuscire a pagare INPS e IVA, poi ho la tassa sui rifiuti, il 30 l’acconto tasse per un lavoro ancora da svolgere, entro il 16 dicembre tutte le imposte sulla casa e anche qui rifiuti e via discorrendo e per chiudere in bellezza il 27 dicembre altro acconto IVA per soldi non ancora presi!”

Renzi in Sicilia ha parlato della possibilità di assumere senza onere di tasse per tutto il 2017 ricalcando i terribili errori ed orrori commessi dai suoi predecessori. Il succo è questo e ce lo spiega la Federcontribuenti: ”per gli occupati non c’è – ancora una volta – nessuna tutela e quegli imprenditori che vorranno rifiatare un poco saranno costretti a licenziare gli attuali impiegati per assumerne nuovi e risparmiare in tasse”. Non tuteliamo in alcun modo il lavoratore, negandogli la certezza di un salario equo e del diritto a trovare un nuovo impiego prima di essere scaraventato in strada e non tuteliamo i piccoli e medi imprenditori che da soli garantirebbero occupazione e quindi stabilità economica per i contribuenti, per i consumi e quindi per lo Stato stesso.

Dicevamo che in Italia ci sono 9 tipologie di Contratto di Lavoro, vediamoli nel dettaglio: contratto di lavoro a tempo indeterminato ( i licenziamenti per giusta causa o giustificato motivo risultano in netta crescita: nei primi nove mesi del 2016 sono stati 53.636 quando nel 2014 erano stati 40.586. ); contratto di lavoro a tempo determinato; contratto di apprendistato; contratto a tempo parziale; contratto di somministrazione di lavoro; contratto di lavoro intermittente; contratto di lavoro a progetto; collaborazioni organizzate dal committente; contratto di lavoro accessorio. Per tutte le tipologie la parola d’ordine è discontinuità, precariato, incertezza sul domani.

 ”Hanno accusato il contratto a tempo indeterminato d’aver allontanato le imprese dall’Italia spingendole oltre confini; troppo costosi gli operai in Italia per stipendio, tutele e carico fiscale. Abbiamo spogliato i lavoratori di ogni diritto e certezza ma questo non ha frenato la delocalizzazione delle imprese che, ad oggi, nessuna intenzione hanno di tornare in Italia – ci spiega Marco Paccagnella di Federcontribuenti -, nella realtà dei fatti questi contratti di lavoro sgangherati servono e sono serviti alle multinazionali per piegare e spezzare la schiena dei lavoratori, costretti a turni massacranti e a ritmi forsennati. Una flessibilità che doveva avere alle spalle – per funzionare – un fiorente mercato del lavoro a garantire un ricambio immediato del posto di Lavoro”.

Se anche una Poste Italiane cede alla tentazione di assumere a progetto significa che abbiamo scelto volontariamente di autodistruggerci. ”Cercano portalettere in tutta Italia, li vogliono laureati e saranno assunti a stagione e infatti piovono lamentele dei cittadini a cui la posta non viene recapitata per intere settimane”.

Contratto di Lavoro, le imprese i lavoratori. Conclusioni ”Tutte le categorie di lavoratori hanno una sigla sindacale di appartenenza e ai lavoratori va ricordato che possono scegliere di cambiare sigla sindacale quando questa non sembra intenzionata a tutelare il suo diritto al lavoro e a stabilire contratti di lavoro che contemplino ogni forma di garanzia e di tutela per il lavoratore stesso”. (  www.federcontribuentinazionale.it  )

 

    Redazione
 (22/11/2016)

 

 

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