Dalla pandemia del coronavirus l’opportunità di una nuova politica italiana. Superficialità e inadeguatezza di una politica che si smarrisce nel medesimo carrozzone che ha creato negli anni, la burocrazia.
di Michele Luongo
La pandemia del coronavirus ha smascherato la pochezza della politica italiana. Una inadeguatezza esplosa da quella melma di intrecci e interessi per un carrozzone politico che di anno in anno è andato sempre più a ingrossarsi di nuovi commensali che giungono di volta in volta dalle urla della piazza, per poi unirsi comodi al banchetto dei privilegi.
Dall’unificazione nata da grandi convenienze politiche finanziarie a una grande guerra di egoismo coloniale, dall’unità del fascismo che svanisce per seguire la Germania e il trovarsi in una guerra che alla fine ha messo il popolo italiano l’uno contro l’altro. Poi, le continue emigrazioni e umiliazioni mentre la politica ingrassa fino ad esplodere nelle mangiatoie.
Governi di quest’ultimo decennio hanno messo in luce proprio l’insufficienza del valore dei politici, sempre più lontani dagli interessi del popolo e sempre più attenti a quelli del business. Non ultimi i governi legati alle poltrone stracciando ogni rispetto per gli elettori.
Questa politica fatta di ipocrisia che ha distrutto i sogni dei giovani e il loro futuro, non potrà reggere con la storia, il coronavirus l’ha messa allo specchio e non può più nascondersi.
L’Italia è una Nazione sbalorditiva, probabilmente non c’è un cittadino che nel cuor suo non abbia pensato di quanto possa essere grande questo Paese senza la pessima politica.
Siamo un popolo straordinario che nei momenti stretti, nei momenti bui riusciamo sempre a trovare una spinta, uno slancio, ma ora seppure “lentamente”, s’incomincia anche a capire e vedere oltre.
Non abbiamo mai visto tanta superficialità e inadeguatezza, senza dare chiare e concrete risposte ai bisogni reali dei cittadini, ritardi, gaffe e incompetenze che dalla rocca dell’arroganza, divengono solo una volgare espressione della politica.
Dall’emergenza ancora una volta, sorprendendo, questo popolo risponde con diligenza e passione, ma è di nuovo la politica a mostrarsi smarrita e proprio nello stesso carrozzone che ha creato, la burocrazia. Una macchina infernale che da decenni blocca la crescita di questo Paese.
Alla luce di questo disastro sanitario che ha minato ogni credibilità, proprio la politica ha una grande opportunità. Si sa questo Paese necessità di riforme autentiche ed efficaci per uscire da questa torbida spirale, e il modo, senza i soliti i raggiri, è una nuova Assemblea Costituente per una nuova Carta Costituzionale che detta nuove regole per una democrazia moderna.
Competenza e responsabilità, governabilità e credibilità, formazione e meritocrazia, quindi una politica che sappia costruire e guardare, in un sistema di globalizzazione e contesti tecnologici, al futuro per un nuovo modello democratico e di benessere dei cittadini. Appare evidente che non è più possibile e accettabile, l’improvvisazione politica.
di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
(02/04/2020)
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