Mercati, Draghi rasserena

Draghi rassicura i mercati.Torna il sereno in Borsa. Il sistema bancario nazionale è solido”, ribadisce il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un’intervista al Sole 24 Ore
Redazione

 

 

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Borsa, mercati, rimbalzo

Da Renzi a Draghi, le autorità italiane ed europee scendono di nuovo in campo per proteggere il settore bancario da sfiducia e speculazioni. E in Borsa torna il sereno. Il presidente della Bce minimizza la portata delle richieste della banca centrale sui crediti deteriorati (“alle banche non è stato chiesto nessun inatteso accantonamento o nuova richiesta di aumento di capitale”) mentre domani, a Bruxelles, dovrebbe tenersi un incontro tecnico sulla bad bank che porti avanti i negoziati sul tema.
E’ bastato questo agli istituti italiani per risalire la china, a Piazza Affari, dopo tre sedute all’insegna del panic selling. Mps, ieri scesa a 0,51 euro, chiude la giornata con un rimbalzo notevole, guadagnando il 43% a 0,73 euro, prezzo che riporta l’istituto senese ai valori di quattro giorni fa.
Idem per Banca Carige, la più bersagliata in questi giorni insieme a Siena, che archivia gli scambi in rialzo del 30% a 0,83 euro. Più volte in asta di volatilità, finiscono la giornata in pieno rimbalzo anche Bper (+11%), Banco Popolare (+10,3%), Unicredit (+7,9%), Ubi Banca (+5,6%), Mediobanca (+5,5%), Bpm (4,3%) e Intesa Sp (4,8%).

Mercati. – “Il sistema bancario nazionale è solido”, ribadisce il presidente del Consiglio Matteo Renzi in un’intervista al Sole 24 Ore, affermando che “gli eventi di queste ore agevoleranno fusioni, aggregazioni, acquisti”. Proprio quello che, insieme a una soluzione condivisa sulle sofferenze, si aspetta il mercato nei prossimi mesi. I manager delle banche, in particolare delle popolari, sono al lavoro per cominciare il risiko e, ad esempio, secondo gli analisti di Equita, “l’aggregazione fra Bpm e il Banco dovrebbe procedere nonostante il contesto di mercato”.

Quanto a Mps, è “auspicabile una soluzione di mercato che – spiegano ancora gli analisti in un report – coinvolga preferibilmente una banca italiana. Viste le smentite di Intesa Sp, la realtà domestica potenzialmente interessata ad aggregare Monte dei Paschi è Ubi Banca”.

Sul tema sofferenze la Commissione europea “è in contatto con le autorità italiane” spiega un portavoce della Commissione Europea, oggi a Bruxelles, mentre il commissario Ue alla concorrenza Margrethe Vestager fuga i dubbi sulla contrarietà dell’Europa al veicolo per i crediti: “Credo – dice – sia importante mandare il segnale che stiamo lavorando in modo costruttivo con il governo italiano per rendere possibile la creazione di un veicolo, in modo da dare sollievo all’economia del Paese liberando le banche di parte dei crediti inesigibili”.

Mercati. – Dalla vendita delle sofferenze delle quattro banche coinvolte nel processo di salvataggio, in particolare, il sollievo potrebbe arrivare anche per i titolari di obbligazioni subordinate. Le eventuali plusvalenze da cessioni, sottolinea in commissione Finanze alla Camera il sottosegretario al Mef Enrico Zanetti, andrebbero agli obbligazionisti vittime dei fallimenti bancari.

“Nel caso in cui dovesse emergere che la stima delle perdite sia stata effettuata in termini eccessivamente prudenziali ed emergessero plusvalenze finali ulteriori rispetto all’impegno finanziario sostenuto dal Fondo di risoluzione – spiega – il governo si impegna nel rispetto della vigente normativa nazionale e comunitaria a intraprendere ogni utile iniziativa affinché’ le eventuali plusvalenze possano essere destinate a coprire in parte le obbligazioni subordinate”.  (  www.adnkronos.com  )

 

    Redazione
  (22/01/2016)

 

 

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