Roma, dai piccioni segni inconfutabili di degrado

Roma, piccioni tra le immondizie, segni inconfutabili di degrado. Sulle pagine del New York Times, una Roma ben lontana di ciò che rappresenta. Romani e politici invertono la pericolosa  discesa.
di Michele Luongo

Roma, dai piccioni segni inconfutabili di degrado
Roma, immagine dal New York Times

Roma, certo non fa piacere leggere articoli poco lusinghieri, tanto più poi se giungono dalla stampa estera, non ultimo il New York Times del 4 settembre, sulla presenza, sempre di maggiore quantità dei piccioni tra i rifiuti della città.

Roma è una delle più belle città al mondo, un’invidiabile testimonianza storica che riesce ad intrecciare il flusso turistico internazionale. Ebbene negli ultimi decenni sembra che si sia una corsa senza freni all’abbandono, al degrado. Personalmente sono stato a Roma più di dieci anni fa, quella sporcizia, quella disorganizzazione, quel pressapochismo, e il non rispetto delle regole mi fece esprimere che non ci sarei più ritornato finché non fosse cambiata. Da allora le notizie che mi giungono non hanno mai fatto cambiare la mia idea, anzi alla luce dei fatti è peggiorata.

Fa rabbia, non ci sono dubbi, cavolo Roma è la Capitale d’Italia e si presenta come una delle peggiori espressioni del paese, invece di essere da esempio. Cattive amministrazioni, pessime politiche, assenza di progetti, disinteresse sociale e una pressante presenza della politica, rilasciano immagini e consapevolezze del degrado.

La cosa peggiore che si possa sentire, ascoltando i romani e gli stessi politici è che non possono fare nulla, è cosi, è Roma. E no, cari romani incominciate ad incavolarvi sul serio, ogni capitale del mondo è un fiore all’occhiello. E voi politici smettetela di pensare agli interessi di parte e pensate alla capitale in modo concreto non solo a nomi altisonanti: “Roma Capitale”.

Ad esempio s’incominci a fare funzionare bene tutti i servizi pubblici, è il minimo, si abbia il coraggio di spostare le strutture istituzionali, ad incominciare dalla sede del Governo e del Parlamento fuori dalla città, si chiuda al traffico Via del Corso, allora, forse, si riuscirà a ridare a Roma la sua meravigliosa immagine al mondo, senza coraggio lungimiranza, progettualità è facile percorrere il declino e a volte è molto rovinoso, precipitoso.

Comunque, la considerevole presenza di volatili come i piccioni che danneggiano, nelle aree urbane, opere pubbliche e private, non ultimo quali portatori di malattie come la salmonella, non è altro che lo specchio del degrado urbano, un pessimo biglietto da visita, che probabilmente ben altri hanno contribuito a realizzarlo.

Chissà se un domani riusciremo a leggere articoli di una Roma bella, accogliente, sicura, pulita, con aiuole, giardini, fontane, panchine. Una capitale vivibile, funzionale, chissà.

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (05/09/2018)

 

 

 

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