Tassa sull’onestà

Il Canone Rai quella “fastidiosa” tassa che premia la furbizia. Le persone oneste continuano a pagarla e  i furbi fanno altri abbonamenti.

di Michele Luongo

 

CanoneRai-tassa-onestà-byLuongoIn Italia esiste una tassa sull’onestà. Una tale affermazione probabilmente almeno al primo impatto farebbe il giro del mondo, uno scoop , una notizia ”Bomba”; una tassa sull’onestà? Non è possibile! Sarebbe contraria ad ogni principio di società e di cultura, eppure, purtroppo, è proprio così. In Italia esiste una tassa sull’onestà ed è quella del canone Rai.
Già, il famigerato canone Rai per la detenzione di apparecchio televisivo. Il fatto è che non si riesce a  capire il perché del pagamento di questa vera e propria tassa considerato che la Rai non sembra offrire un servizio diverso da altre reti. Raccoglie come le altre la pubblicità,  interrompe i programmi per la pubblicità, incassandovi non pochi milioni di euro. Allora perché pagare questa tassa?

Quanti milioni di italiani hanno disdetto il canone Rai? Si parla nel tempo di  cinque, sei milioni di disdette.  Quanti milioni di persone hanno contratti con Sky  o Premium (pagano canoni mensili di 25 – 50 – 80 euro e più ) e quant’altro? Questi pagano tutti il canone Rai ?
Appare evidente che con un brevissimo e automatico accertamento, si costaterebbe che milioni di persone non pagano la tassa del canone Rai. Evasori facilmente rintracciabili dal fisco, ma nulla si fa. Perché ? E’ una tassa solo per le persone oneste?!

A fronte di tanta palese evasione, sembra quasi una presa in giro la possibilità per i pensionati di chiedere il pagamento a rate del canone (prelevato direttamente dall’ente che eroga la pensione),  qualora non abbia un reddito superiore a 18mila euro annui. Come dare delle briciole. Almeno si decideva di esonerare da questa tassa ingiusta le persone anziane dai settanta anni in su.

La tassa del pagamento del canone Rai è sicuramente la tassa meno gradita , la più evasa dagli italiani, tuttavia con quanta ipocrisia, immancabilmente, con l’avvicinarsi alla fine dell’anno puntuale incomincia ad arrivare il “tormentone” del “gentile avviso” per la scadenza del pagamento del canone Rai.

Così posta è una tassa che va assolutamente eliminata, è ingiusta. Si abbia almeno il pudore di non premiare la “furbizia”. Resta, comunque, il fine irragionevole di questa imposizione che deve essere cambiato.

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (29/11/2012)

 

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