Vaccini rapporto UE

Vaccini rapporto UE.  La commissione europea ha recentemente pubblicato un survey effettuato su 28 mila cittadini dei 28 paesi dell’Unione Europea e su 1000 medici generali provenienti da dieci diversi stati membri dell’ Unione Europea. I risultati sono in gran parte favorevoli ai vaccini.
Redazione

Vaccini rapporto UE Vaccini rapporto UE. L’indagine comprende una serie di quattro domande (core questions) volte a verificare l’opinione dei partecipanti sull’importanza dei vaccini per i bambini, sulla loro sicurezza, sull’efficacia e sulla loro compatibilità con i diversi credo religiosi. Oltre alle quattro core questions, domande più specifiche si concentrano sul vaccino trivalente (contro morbillo, parotite e rosolia) e sul vaccino contro l’influenza. Ai partecipanti viene data la possibilità di rispondere alle domande scegliendo una delle seguenti opzioni: “strongly agree, tend to agree, do not know, tend to disagree, strongly disagree” (si veda la figura 2, a pag 13 del report).

I risultati sono stati per la gran parte favorevoli ai vaccini: la maggior parte dei cittadini (strongly or tend to agree) crede che i vaccini siano importanti (90%), sicuri (82.8%), efficaci (87.8%) e compatibili con credo religioso (78.5%). Inoltre, la maggior parte ha ritenuto il vaccino trivalente e il vaccino per l’influenza importanti e sicuri. Il vaccino trivalente è considerato essere più importante (83.8% versus 65.2%) e sicuro (81.7% versus 69.4) del vaccino anti influenzale (si veda la figura 3, a pag 15 del report).

Tuttavia esiste un margine di variazione di percezione tra cittadini dei diversi stati membri dell’Unione Europea (si veda la tabella 2, a pag 18 del report).

Per quanto riguarda le prime quattro core questions in Portogallo si sono raccolte le risposte più favorevoli: qui il 98% ritiene che i vaccini siano importanti per i bambini, il 95,1 % pensa che siano sicuri e il 96,6% che siano efficaci. L’Italia si classifica dodicesima per quanto riguarda l’importanza dei vaccini per i bambini (91,7%), nona per la sicurezza (85,3%), per l’efficacia (90,0%) e per compatibilità con il proprio credo religioso (80,8%). Ultima, la Polonia dove il 75,9% ritiene che i vaccini siano importanti per i bambini, il, 72,4 % crede che i vaccini siano sicuri, il 74,9 % crede che siano efficaci e il 59,3% pensa che i vaccini siano compatibili con il proprio credo religioso.

In relazione al vaccino trivalente, il Portogallo è anche qui primo: il 97,2% crede che sia importante per i bambini e il 95,8% lo ritiene sicuro. In Italia, l’80,6% crede che sia importante e sicuro. Significativo è il rapporto tra l’Italia e la media europea: infatti, la media europea è più alta per quanto riguarda l’importanza (83,3% versus 80,6%) mentre è più bassa per quanto riguarda la sicurezza (79,8% versus 80,6%). Ultima la Svezia, dove solo il 57,1% ritiene il trivalente importante, e il 56,5% lo crede sicuro.

Per ciò che concerne il vaccino contro l’influenza, la Romania è prima: l’ 81,0% ritiene il vaccino importante ma solo il 78,2% lo ritiene sicuro. In Italia, il 67,5 lo crede importante, e il 72,9% sicuro. Ultima l’Austria dove solo per il 40,4% è importante, e per il 55,8 % è sicuro.

I risultati del survey dimostrano l’incremento dell’opinione favorevole rispetto ai vaccini tra il 2015 e il 2018 in diversi stati membri come la Slovenia, la Grecia, l’Italia e il Regno Unito. Tuttavia, la fiducia risulta diminuita in Polonia, e dubbi sulla sicurezza dei vaccini sono aumentati nella Repubblica Ceca, in Finlandia e in Svezia.

I dati positivi in Italia e Francia sembrano legati ai dibattiti mediatici sull’importanza dei vaccini e alle decisioni dei governi di aumentare il numero di vaccini obbligatori inclusi nel piano sanitario. Inoltre, le diverse epidemie che si sono diffuse negli scorsi anni hanno avuto un impatto sulla rilevanza che viene riconosciuta ai vaccini. Al contrario, in Polonia, i risultati in negativo possono essere spiegati tramite l’incremento di campagne contro l’obbligo di vaccini, in particolare, portate avanti dai movimenti NO VAX.  (  http://www.biodiritto.org  )

 

    Redazione
  (26/11/2018)

 

 

 

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