Fidenza Village, esperienze di più settori della creatività

Fidenza Village, l’outlet lancia Creative Spot. Da aprile una pop up boutique per sostenere i talenti della moda; per i visitatori lo shopping diventa contatto con il territorio.
Redazione

 

Fidenza Village, esperienze di più settori della creativitàDa outlet per lo shopping a destinazione di lusso e della creatività: Fidenza Village riapre da fine aprile a dicembre una boutique “pop up” in cui si alterneranno designer della moda italiani e stranieri. Il progetto si chiama “The Creative spot” ed è a cura di Rossana Orlandi, consulente di brand come Giorgio Armani e Donna Karan. Per Fidenza Village è l’occasione di sottolineare la vocazione nell’accogliere esperienze di più settori della creatività per rendere la visita memorabile ai clienti.

A livello globale, gli 11 mall hanno contato 37 milioni di visitatori nel 2016, il 40% provenienti dalla Cina. Le vendite in tutti i villaggi Europa e Cina hanno segnato un incremento del 10% per 2,7 miliardi di euro. “In Italia Cina, Russia e Medio Oriente sono mercati incoming importanti e il 2017 è partito scoppiettante – spiega la tourism director Silvia Tagliaferri-. Abbiamo celebrato sia il Capodanno cinese sia quello russo e le visite complessive sono aumentate del 19% rispetto al gennaio 2016, con +46% di clienti cinesi e +32% di russi. Indubbiamente l’Italia sta guadagnando fiducia, in un contesto europeo percepito come meno sicuro”.

Team hospitality
Fv ha un team dedicato all’hospitality, si avvale per l’aggiornamento della formazione dell’Ecole Hotelliere di Losanna (anche per gli addetti alle vendite dei negozi), ha due lounge per il settore Mice. “L’ultimo trend sono le riunioni aziendali, i consigli di amministrazione si tengono da noi”, sottolinea Tagliaferri.

I 30 milioni d’investimento dell’anno scorso per 20 nuovi negozi e un ristorante hanno molto trasformato il ‘Village’ che nel turismo pone il fattore differenziante. “Il legame con il territorio è il nostro tratto distintivo: dall’Accademia della Scala al Museo di San Siro, alle realtà della Motor Valley emiliana, per non dimenticare i Castelli del Ducato di Parma e Piacenza, le terme di Berzieri e Salsomaggiore. All’estero ci promuoviamo insieme con più forza, perché oggi non sono più solo la Francia e la Spagna le competitor, ma anche la Croazia, la Slovenia, i paesi baltici. E noi abbiamo tali eccellenze da condividere, in pochi all’estero ancora conoscono il labirinto di Franco Maria Ricci a Fontanellato (Parma)”.

Silvia Tagliaferri cita il Labirinto della Masone, creato dai 200mila bambù con cui il designer ed editore d’arte parmense piantumò sette ettari di terreno nella cittadina. E’ il più grande labirinto al mondo. Dal maggio 2015 è sede di mostre, concerti e convegni. p.ba. (  http://www.guidaviaggi.it  )

 

    Redazione
 (28/02/2017)

 

 

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