International Sos, previsioni di rischio

Travel Risk Map, International Sos, le previsioni di rischio per chi viaggia nel 2020. Instabilità, imprevedibilità, rapide trasformazioni ed escalation, probabile modifica degli itinerari di viaggio.
Redazione 

International Sos, previsioni di rischio International Sos, leader mondiale nella gestione dei rischi medico-sanitari e di sicurezza dei dipendenti in missione all’estero, ha illustrato la nuova e pluripremiata “travel risk map” con le previsioni di rischio 2020. 

Dopo aver selezionato un gruppo di esperti nell’analisi dei rischi in termini di salute e sicurezza per chi si muove in viaggio, o risiede, per lavoro all’estero, International SOS ha costituito un “travel management council” grazie al quale è stata stilata una lista dei 10 principali fattori di rischio previsti per il 2020: i rischi da cambiamenti geopolitici saranno la sfida principale per le imprese. I risultati del “Business Resilience Trends Watch” rivelano che il 51% dei business travel manager prevede di cambiare destinazioni nel 2020 in quanto crede che i rischi legati alla sicurezza e alla salute siano in aumento nell’ultimo anno e che il 47% prevede che questi rischi continuino ad aumentare nel corso dell’anno.

Oltre a questi fattori critici, le aziende prevedono un forte aumento della probabilità di modifica degli itinerari di viaggio a causa di epidemie (31%): previsto un aumento del +19% rispetto all’impatto reale nel 2018; malattie infettive (35%): previsto un aumento del +17% rispetto all’impatto reale nel 2018; detenzione e sequestro (29%): previsto un aumento del 17% rispetto all’impatto reale nel 2018.

«Instabilità, imprevedibilità, rapide trasformazioni ed escalation –David Johnson, chief executive officer, Security Services, commenta – sono le principali caratteristiche degli incidenti che caratterizzano il mondo di oggi.  I dipendenti, inoltre, sono potenzialmente esposti a rischi verso la loro incolumità anche in situazioni, come ad esempio le scelte di alloggio, considerate fino a ieri sicure. Che siano multinazionali o unicorns, quotate o meno, le aziende devono avere un occhio di riguardo su questo aspetto per proteggere il loro capitale umano e creare resilienza all’interno delle aziende. Questo bisogno è destinato ad aumentare in quanto oltre il 40% dei dipendenti si dirige in qualche modo verso la mobilità». (  http://www.travelquotidiano.com  )

 

    Redazione
  (25/11/2019)

 

 

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