Bolzano nell’abbraccio dei vigneti del Santa Maddalena

Bolzano, nell’abbraccio dei vigneti del Santa Maddalena.  22 produttori con i loro banchi di assaggi, hanno accolto il numeroso pubblico facendo conoscere in modo diretto il proprio vino. 
di Michele Luongo 

Bolzano nell’abbraccio dei vigneti del Santa Maddalena
Bottiglie vino del St. Magdalener

Santa Maddalena vigneti a Bolzano, città del vino. Le radici affondano già nel VII d.C. quando l’aristocrazia e il clero della Bavaria presero possesso di gran parte dei vigneti. Poi, la storia segue il suo corso e nel frattempo le colline circostanti la città come in un abbraccio si arricchiscono di vigneti, e oggi i terrazzamenti ne sono anche una magnifica caratteristica paesaggistica.

Il vino di Bolzano, il Santa Maddalena che prende il nome dall’omonimo quartiere, posto su una collinetta alle pendici dell’Altipiano del Renon, dove trovasi una chiesetta dedicata a Santa Maddalena, ha crescente interesse ed è del 1923 la costituzione del Consorzio dei vignaioli Santa Maddalena. Pressioni di mercato portano ad allargare la zona di produzione includendo Santa Giustina, Rencio, Costa, San Pietro, tutte aree circostanti.

Nel 1971 il Santa Maddalena riceve la DOC, Denominazione di Origine Controllata, e nel 1978 il consorzio si tramuta in “Consorzio dei vignaioli per la tutela della produzione del vino Santa Maddalena”. Per la definizione di vino anta Maddalena Classico, il disciplinare prevede che il vino deve essere prodotto con uve Schiava ed è permesso l’aggiunta di un massimo del 15% di Lagrein e Pinot Nero, solitamente è utilizzato un 5% di Lagrein. Ogni bottiglia ha marchio di tutela e numero di controllo è garanzia della provenienza e dell’alta qualità del Santa Maddalena.

Il vino di Bolzano, il Santa Maddalena, fresco ed elegante, riscuote un continuo successo proprio per la sua caratteristica di essere un vino da bere tutto l’anno. Vino autentico come la sua terra, i suoi 22 produttori sono una magnifica realtà vinicola, la cui migliore espressione la si ha proprio dalle loro voci, quando affermano e riconoscono l’importanza dell’apporto delle nuove generazioni.

Bolzano nell’abbraccio dei vigneti del Santa Maddalena
Produttori del Santa Maddalena al Park Hotel Laurin

Venerdì scorso, il 31 agosto, a Bolzano si è celebrata la quinta edizione della giornata dedicata al vino Santa Maddalena, un ricco programma iniziato con una visita alla cittadina con luoghi che hanno riferimenti al vino. Si è proseguito con un viaggio tra i vigneti, una magnifica visione di uve e cura del territorio. Tra le vigne, poco distante proprio dalla Chiesetta di Santa maddalena, il sommelier Leopold Larcher, ha coinvolto i presenti nel bel racconto del vino e della personalità e lo stile che ogni produttore riesce a dare al proprio vino.

Molto interessante la degustazione del St. Magdalener  presso l’Hotel Eberle, con una spettacolare vista sui vigneti e sulla città, qui Christine Mayr, presidente AIS Alto Adige, con passione e professionalità, ha abbinato le etichette dei vini dei 22 produttori: Cantina Bolzano, Castelfelder, Egger Ramer, Fliederhof, Glögglhof Franz Gojer, Griesbauerhof Malojer Gummerhof, Kandlerhof, Larchehof, Loacher, Messnerhof, Cantina Muri-Gries, Obermoserhof, Pfannenstielhof Pfeifer Johannes, Plonerhof, Hans Rottensteiner, Thurnhof, Erbhof Unterganzner, Untermoserhof, Ansitz Waldgries, Wassererhof, Zundlhof, con un apposito menù. Ne è emerso un interessante incontro con un positivo interscambio di pareri tra giornalisti, sommelier ed alcuni produttori.  Dell’importanza del giusto abbinamento del vino a una portata, e sorprendentemente come il Santa Maddalena, possa piacevolmente invecchiare, come il St Magadalener Classico 2012 Erbhof Unterganzner.

Personalmente ho trovato ottimo l’abbinamento al “Bruschettone con bufala, pomodori e basilico”, il St Magadalener Classico 2017, “Huck am Bach” della Cantina di Bolzano, equilibrio e freschezza come “St Magadalener Classico 2017, “Schallerhof” della Cantina Castelfeder. Con la “Battuta di fassona piemontese con burro e focaccia”, bene l’abbinamento con il St Magadalener Classico 2017, della cantina Muri-Gries, come pure del St Magadalener Classico 2017 della cantina Ansitz Waldgries. Con il Tataki di tonno con pomodori piccadilly brasati e insalata di finocchi e ravanelli, abbiamo un ottimo St Magadalener Classico 2017, “Gram Marie” della cantina Fliederhof, tenendo anche presente della penalizzante presenza del finocchio.

Con la “Parmigiana di Melanzane” un abbinamento perfetto, unanime il giudizio di un eccellente St Magadalener Classico 2016, della cantina Pfannenstielhof, morbido, fresco, elegante, si lascia bere con piacere. Con la portata dei “Paccheri con finferli e salsiccia” bene il St Magadalener Classico 2016 della cantina Wassererhof.

Una giornata intensa quella del Santa Maddalena. Nel suggestivo Park Hotel Laurin, i 22 produttori nel parco con i loro banchi di assaggi, tra alberi secolari, hanno accolto il numeroso pubblico facendo conoscere in modo diretto il proprio vino. Intanto Show Cooking con l’Accademia della Cucina e con i piatti tipici abbinati al vino Santa Maddalena.

Mentre nel Salone delle Dame due interessantissime e seguitissime masterclass con Helmuth Köcher Winehunter Winefestival Merano, che ha messo a confronto il vino Santa Maddalena con il Pinot Noir. Il suo intento, perfettamente riuscito, ha dimostrato come il Santa Maddalena regge con i Pinot Noir nazionali e internazionali, alla degustazione alla cieca, le sfumature a volte sono proprio appena percepibili.

Degustazione del Santa Maddalena, è la sua giornata, e il piacere delle interpretazioni dei produttori, incontrano un filo conduttore unico, la convivialità. Un vino che fa stare bene insieme le persone, cosi  come alla cena di gala, curata dallo Chef Manuel Astuto che ha realizzato un menù con sei portate. Geniale l’iniziativa che ogni ospite ad ogni portata poteva scegliere ed abbinare indifferentemente il vino o vini dei produttori del Santa Maddalena.

La giornata del Santa Maddalena, una bella espressione di aggregazione, di legame con la città di Bolzano, una splendida sinergia che unisce le eccellenze nella promozione del territorio, una cultura che sa guardare lontano. (  http://www.magdalener.com/it/   –  http://www.bolzano-bozen.it/   )

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (06/09/2018)

 

 

 

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