Champagne vendemmia 2018. Solo le uve provenienti da appezzamenti specifici delimitati nella denominazione possono essere utilizzate per la produzione di Champagne.
Redazione
La regione francese della Champagne ha annunciato le date di inizio della vendemmia 2018, con diversi villaggi che iniziano la raccolta gradualmente. Le date di inizio variano a seconda del villaggio e del vitigno, assicurando che ogni appezzamento venga raccolto alla maturazione ottimale. Ogni anno, tutte le uve sono raccolte a mano, parte delle rigide normative della denominazione Champagne e uno dei passaggi chiave per produrre lo spumante unico e di alta qualità proveniente solo dallo Champagne, in Francia.
Solo le uve provenienti da appezzamenti specifici delimitati nella denominazione possono essere utilizzate per la produzione di Champagne. Situato a 90 miglia a nord-est di Parigi, la regione copre meno di 80.000 acri. Dalla coltivazione dell’uva alla miscelazione dei vini, il processo di vinificazione è un sistema di aggiustamenti attentamente orchestrati che tutti sommano i vini della Champagne.
“Ogni anno, i coltivatori della regione della Champagne in Francia si affidano al clima e alla geografia unici della regione per determinare le date migliori per un raccolto di successo”, ha dichiarato Jennifer Hall, direttore dello Champagne Bureau, USA. “L’attento coordinamento del raccolto in tutta la regione dello Champagne dimostra il suo impegno nella creazione di vino di qualità e nella protezione del terroir unico dello Champagne.”
Questa è la quinta volta negli ultimi 15 anni che la raccolta è iniziata in agosto, a causa di un inverno insolitamente umido e di una primavera calda. Il riscaldamento globale è una realtà che i coltivatori e le case di Champagne devono tenere sempre più in considerazione. In quanto tale, Champagne è impegnata nello sviluppo sostenibile e ha cercato di fare la sua parte per ridurre l’impatto ambientale.
Nel 2003, Champagne è stata la prima regione vinicola a commissionare una verifica dell’impronta di carbonio, portando a una campagna poliedrica focalizzata sulla riduzione dell’impronta di carbonio del 25% entro il 2020 e del 75% entro il 2050. Inoltre, nel 2015 il Comité Champagne ha lanciato un ambiente certificazione per i viticoltori per dimostrare la loro tutela ambientale e intensificare il loro impegno da tempo per la protezione dello Champagne.
La denominazione Champagne si trova in una posizione unica per affrontare il cambiamento climatico perché l’intera regione – dai coltivatori alle case ai fornitori – comprende l’importanza di lavorare insieme per rispondere ai cambiamenti che avvengono nel mondo mantenendo il suo impegno per la qualità. ( www.champagne.com )
Redazione
(23/08/2018)
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