Cucina e wine sul Monte Bianco, Allegrini e Cracco

Cucina e wine sul Monte Bianco, Allegrini e Cracco: un incontro unico sul Monte Bianco. Il viaggio di Allegrini tra sapori, profumi, territorio, uomo e natura, un connubio che sviluppa eccellenze.
Redazione

 

Viaggio Allegrini tra le vette dell’eccellenze. Marilisa Allegrini e Carlo Cracco. Un incontro unico a 3500 metri d’altezza, a Punta Helbronner, tra i ghiacci perenni del Monte Bianco. La cucina d’autore e alcune tra le bottiglie più prestigiose delle tenute di famiglia in Valpolicella e in Toscana.

Prosegue così il viaggio di Allegrini tra le eccellenze italiane, dopo la Terrazza dell’Infinito di Villa Cimbrone, a Ravello, e la Terrazza Aroma di Roma. La terrazza questa volta è naturale, e si affaccia sulle vette più alte d’Europa, per una cena irripetibile. 

Marilisa Allegrini: “L’idea era di portare qualcosa di esclusivo in una location unica. Siamo arrivati così in un luogo magico, dove si apprezza la natura e dove si possono condividere valori, emozioni ed esperienze. Carlo Cracco ha preparato una cena meravigliosa ispirandosi davvero a prodotti che valorizzano l’ambiente. Profumi di montagna, di bosco, che si possono apprezzare solo qui, hanno accompagnato molto bene la sua grandissima cucina ed è stato un grande regalo, da parte di Carlo, venire a 3500 metri a cucinare per noi. Quando c’è un connubio di uomo e natura, l’esperienza diventa indimenticabile”.

Lo Chef Carlo Cracco: “Ho raccolto l’invito della famiglia Allegrini e mi sono unito a loro in questa esperienza unica. Ne abbiamo approfittato per approfondire il nostro background di sapori e profumi legati alla montagna. Ne è nato un menu che tiene conto del territorio, della naturalità, della bellezza unica e della maestosità del Monte Bianco”.

Cucina e wine sul Monte Bianco, Allegrini e Cracco. Ecco allora l’antipasto con uovo affumicato alla liquirizia, aghi d’abete rosso e insalata e foglie di begonia croccanti, in abbinamento a Solosole Pagus Camilla 2016, Vermentino di Poggio al Tesoro, ravioli di caglio all’edera selvatica, cervo marinato e noci soffiate con il Brunello di Montalcino 2010 di San Polo, per concludere con filetto di daino in crosta di cipresso, patata arrosto e dragoncello, assieme a Fieramonte Amarone Classico Riserva 2011.

Come dessert, nuvola di mascarpone, pane dolce alle conifere di montagna e mela verde. Il vino scelto è stato Teos, petit manseng passito di Poggio al Tesoro.  

www.allegrini.it – http://www.poggioaltesoro.com/it/ – http://www.poggiosanpolo.com/it/  )

 

    Redazione
 (29/06/2018)

 

 

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