Portate che si fanno ricordare, chef Manuel Astuto

Restaurant Park Laurin con lo chef Manuel Astuto, e l’estate diviene la celebrazione del pesce, fresco e di qualità, con maestria portate eccellenti che deliziano il palato degli ospiti internazionali
di Michele Luongo

Portate che si fanno ricordare, chef  Manuel AstutoRestaurant gourmet nel fascino del verdeggiante parco dell’Hotel Laurin, a Bolzano. Qui, lo chef Manuel Astuto per la stagione estiva ha trasferito il ristorante dell’hotel. Circondato da alberi secolari, sequoie giganti, cedri, pini, fiori, rose, prati, fontane e sculture, ha installato una cucina a vista, e realizzato una splendida ed elegante location all’aperto.

Per tutto il mese di luglio lo chef Manuel Astuto, con uno straordinario menù a base di pesce fresco, appositamente selezionato per qualità e provenienza, delizia gli ospiti con entusiasmanti portate.

Si è accolti e accompagnati al tavolo con gentilezza e professionalità. Sedute comode, tovaglie bianche e lume acceso, una bella atmosfera.

L’apertura, “Scampo della Puglia”, gratinato, con la dolcezza dei pomodorini, e il ravanello che con fettine più spesse ne esalta la croccantezza, sensi in evoluzione e si prosegue con “Gambero di Mazara del Vallo, lattuga di mare e gel allo yuzu”, presentato su un sasso con una spolveratina di polvere di prezzemolo che ci ricorda quelli del mare, una sublime delicatezza del gambero, una freschezza che incontra la perfetta armonia con la lattuga di mare, i quadratini di sedano rapa e il gel di yuzo, è un canto per il  palato. In abbinamento un ottimo “Mantele”, Sauvignon, 2017, Nals Margreid , piacevole, fresco, fruttato e minerale.

Sulla tavola pane fatto in casa, e bottiglietta di un ottimo olio extravergine d’oliva, estratto a freddo, “Maria Teresa”, San Martino in Vignale, Lucca.

Dalla tradizione, la creatività, la ricerca dello chef Manuel Astuto, così lo “Sgombro in saor, pinoli, uvetta e sorbetto alla mela verde”, diviene una portata di estrema eleganza, eccellente. Le cipolle bianche sostituite con quelle rosse di Tropea, l’intensità dello sgombero viene armonicamente esaltato dal pepe di Sichuan e dalla morbidezza del pan di spugna, su tutto il tocco del sorbetto alla mela verde. In abbinamento l’inconfondibile mineralità del “Riesling” Falkenstein,Sudtirol ,Vinschgau  Doc, 2016.

Lo Chef Manuel Astuto, ha innata capacità gastronomica, la sua passione lo proietta verso luminose vette con l’umiltà di attingere dalla tradizione e rispettare la materia prima portandola sempre al massimo valore della sua espressività.

Il personale si muove con garbo e professionalità, veste divisa elegante in nero, camicia e cravatta, con indicazione del nome in vista. Cambia le posate ad ogni portata e nel spiegarla crea un naturale legame con l’espressione della cucina.

E a proposito di tradizione e modernità ecco che al classico intervallo del sorbetto, lo chef Manuel Astuto, realizza una sfera di lampone, un solo boccone, e in bocca esplode una aggraziata freschezza per nuovi piaceri del gusto.

 E quando un piatto della quotidianità famigliare quale potrebbe essere la pasta con le sarde, uno chef lo esalta e lo porta sul trono dell’alta cucina, siamo di fronte a un grande chef capace di fare la differenza, e ogni buongustaio ne percepisce il gesto. Così come i “Longoni alle sarde con finocchietto selvatico”, pasta fatta in casa, perfetta la cottura, crumble di pane saltato con crema di sarda, e il tocco del finocchietto, direttamente dalla Sicilia con la sua particolarissima delicata aromaticità, in un magistrale equilibrio, regala una vera emozione culinaria. Che trova piacevole corrispondenza con l’abbinamento “Etna” DOC, Bianco, Cottanera 2017, Carricante, in purezza, con le fresche note agrumate dal finale lungo.

Cultura e creatività, si prosegue su percorsi di sapori tramandati, gusto e colore “Come una parmigiana” l’intensità del profumo della freschezza della salsa di pomodoro, le foglie di basilico, poi, la melanzana con la morbidezza della sua crema, la vista, l’olfatto, il gusto sono serviti. Nel calice Cuvée Bianco Solaris, Tenuta Baron Longo 2017, armonioso, equilibrato, buona acidità con note d’intensa mineralità, che pulire in modo ottimale il palato. 

Una magnifica esaltazione del pesce con “Tonno, Dentice, Branzino e il Gambero”, diverse consistenze, diverse intensità con le verdure croccanti: zucchine, taccole, carote, e la fregola  sarda, una cottura perfetta in una splendida armonia, e la pelle croccante del branzino, e la sapienza del chef Manuel Astuto. Nel calice l’elegante e seducente Chardonnay, Chiarandà 2014, Donnafugata.

Portate che si fanno ricordare, chef  Manuel AstutoLa serata al Parco dell’Hotel Laurin è splendida, si volge al termine, ed ecco il Pre-dessert, due sfere di burro, cacao e curcuma su corolla al Pepe Sichuan, un solo boccone ed è morbida freschezza di succo di carote, zenzero, e sedano. Il dolce “Atlante”, una sfera al cioccolato con crema al caffè, e limone di Amalfi, dolcezza, intensità, profondità, croccantezza, un dessert sublime che lascia senza parole.

Un plauso al maître di sala Masashi Yamashita, ha passione e professionalità, con il tocco in più dell’innata gentilezza nipponica, ha abbinato in modo ottimale il vino ad ogni portata.

Lo Chef Manuel Astuto, è una realtà dell’arte culinaria, studio e innovazione, tradizione e creatività, con grande attenzione alla materia prima, sempre di prima qualità, per portate eccellenti che deliziano il palato degli ospiti internazionali al Restaurant Park Laurin, e per uno chef quando i suoi piatti si fanno ricordare, è una delle massime soddisfazioni.

PARKHOTEL LAURIN
Via Laurin 4 – 39100 Bolzano
Tel: 0471 311000 – http://www.laurin.it/

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (17/07/2017)

 

 

 

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