Sfuso, olio di tendenza più importato dagli Usa

Gli Usa, però, stanno importando sempre più olio sfuso, da imbottigliare direttamente in loco. I volumi hanno ormai raggiunto il 42,4% del totale dell’olio di oliva importato.
Redazione

 

Gli Usa, stanno importando sempre più olio sfusoStati Uniti, mercato strategico per l’olio d’oliva. Il 38% delle importazioni mondiali di oli di oliva è statunitense, con un trend in continua crescita rispetto alla quota del 30% di vent’anni fa.

In particolare gli Stati Uniti importano soprattutto olio extra vergine di oliva, a seguire olio di oliva e olio di sansa di oliva. Secondo i dati del Consiglio oleicolo internazionale, l’Italia durante la campagna olearia 2015/16 è stata la principale fornitrice di olio imbottigliato, con una quota di mercato del 37,3%, molto distante la Spagna con il 14,2% e quindi Tunisia e Grecia con circa il 2% ciascuno.

Gli Usa, però, stanno importando sempre più olio sfuso, da imbottigliare direttamente in loco. I volumi hanno ormai raggiunto il 42,4% del totale dell’olio di oliva importato.

Sfuso, olio di tendenza più importato dagli Usa. In questo segmento di mercato è la Spagna a dominare, con una quota del 26,3%, seguita da Tunisia con quasi il 6% e Marocco con il 3%. Nel mercato dell’olio sfuso l’Italia ha una quota marginale, pari all’1,7%.

Per i prossimi anni la tendenza sembra piuttosto definita, con le importazioni di olio sfuso nelle ultime cinque campagne olearie aumentate dell’11,3% e quelle dell’olio imbottigliato diminuite dello 0,2%. ( Teatro Naturale per Sol&Agrifood – www.solagrifood.com )

 

    Redazione
 (30/01/2017)

 

 

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