Almirante, un politico di altri tempi

Nel Centenario della nascita di Giorgio Almirante, i valori, l’onestà, la dignità, il rispetto per il popolo italiano. Urzì, Mitolo, Taverna al circolo della stampa in un convegno “ Giorgio Almirante e il Trentino Alto Adige”.
di Michele Luongo

Almirante, un politico di altri tempiBolzano – Il fascino di una grande figura politica italiana Giorgio Almirante, a vedere il pubblico che ha riempito la sala del Circolo della Stampa di Bolzano, venerdì scorso, è immutato. L’occasione, un convegno patrocinato dalla Fondazione Alleanza Nazionale sul Centenario della nascita dello statista e presentazione del libro: “Giorgio Almirante ed il Trentino Alto Adige”, una ristampa del libro curato da Vincenzo Barca, edizione, Il Grifone, Trento, 1988, aggiornato con le introduzioni di Alessandro Urzì e di Claudio Taverna.

Al tavolo, il consigliere comunale di Bressanone Antonio Bova e Paolo Mitolo, figlio di Andrea Mitolo, Claudio Taverna, grande esponente della storia della destra trentina, oggi direttore del quotidiano Trentino Libero e Alessandro Urzì consigliere provinciale-regionale e ultimo presidente di AN dell’Alto Adige.

Urzì, ha espresso la vicinanza di Giorgio Almirante alla Regione Trentino Alto Adige, emblematico quel suo intervento di ben nove ore, quale relatore di minoranza nel dibattito sul secondo Statuto di Autonomia. Urzì, riprendeva il passaggio << sulla politica del carciofo che Austria e Volkspartei perseguono alla politica del gambero che l’Italia persegue>>, e su quelle nove ore “un vero monumento all’arte oratoria” Urzi, ne rileva l’appello ai valori e l’attaccamento alla Patria.
Con fotografie d’epoca, Paolo Mitolo, ricordava alcuni passaggi della vita politica di Almirante e del padre, in Alto Adige.

Nel prendere la parola Claudio Taverna, visibilmente commosso, nel rivedersi nelle fotografie a fianco di Giorgio Almirante, di cui l’idea politica è stata traccia per la sua vita. Poi, riporta un falso storico, smascherato da Almirante, dove il deputato trentino Renato Ballardini, relatore di maggioranza del disegno di legge costituzionale che porterà al 2° Statuto di autonomia, secondo il quale Cesare Battista e la vedova Ernesta erano favorevoli al confine a Salorno. Non era cosi, anzi: << A quella manifestazione ( gennaio 1919- Sindaci del Trentino, riuniti in Assemblea) – disse Almirante alla camera – aderì la vedova Battisti con questo telegramma: “Le ragioni che dalla profondità della storia e dalle indistruttibili realtà geografiche sorgono a difesa del diritto dell’Italia libera fino al Brennero si rivelano più tangibili e luminose nei sentimenti, nella vita, nei fatti che si avvolgono dal 3 novembre. Aderisco dunque al vostro comizio. Ernesta vedova Battisti >>.

Continua Taverna, ed incalza ancora una volta sulle ipocrisie del Monumento di Piazza Vittoria, ricordando che il 4 novembre 1949 ci fu la “riconsacrazione” del Monumento, con il rappresentante del Governo On. Tito Zaniboni, che riconsacrò l’Opera piacentiniana, voluta dal fascismo, “riconsacrazione democratica”, cui partecipò lo stesso Silvio Magnago; quindi di cosa si va cianciando . Nella conclusione Taverna, aggiunge che “Almirante ci ha insegnato sempre di amare e rispettare il Popolo Italiano”.

Un pubblico appassionato che più volte ha interrotto gli interventi con lunghi e calorosi applausi.

Presente in sala, il senatore de Eccher, solo un saluto con breve accenno al cambiamento dei tempi e sui rappresentanti nazionali di una destra che ha smarrito i suoi ideali, facendo presagire ancora più interessante il prossimo incontro a Trento, che si terrà 12 dicembre, presso la Sala della Regione di Piazza Dante.

Sulla figura di Giorgio Almirante, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato, a un convegno organizzato alla Camera, ne sottolinea “ il Superiore senso dello Stato”.

“ Giorgio Almirante e il Trentino Alto Adige” è un libro da leggere, distribuito gratuitamente, che ci aiuta a conoscere una parte della storia del Trentino Alto Adige, fa riflettere e fa riscoprire quei Valori Morali, di Onestà, di Dignità, di Rispetto della Patria.

Giorgio Almirante, è una di quelle figure politiche destinate a rimanere nella storia; riflettendo sul suo famoso intervento, non possiamo che affermare quanto abbia visto lontano, infatti, oggi, in Alto Adige, la problematica di tutela della minoranza, probabilmente, è ribaltata, ed è assordante il silenzio della politica nazionale.

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (24/11/2014)

 

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