Caparra confirmatoria e il diritto di recesso

Caparra confirmatoria: cos’è e quando serve. Le fonti normative ed il diritto di recesso. Per evitare che si verifichino problemi di qualsiasi natura, chi versa la caparra confirmatoria può chiedere il rilascio di una ricevuta.
di Elena De Rossi 

Che cos’è la caparra confirmatoria? A cosa serve? Quali sono le funzioni espletate? La caparra confirmatoria non è altro che una somma di denaro (o quantità di cose fungibili) che una parte consegna all’altra, al momento della conclusione del contratto di compravendita.

se la parte inadempiente è quella che ha ricevuto la caparra, l’altra parte può recedere dal contratto ed esigere il pagamento del doppio della caparra.

Se colui che ha versato la caparra diventa inadempiente l’altra parte può recedere dal contratto e trattenere la caparra a titolo di risarcimento del danno.

Le fonti normative ed il diritto di recesso. Caparra confirmatoria: la disciplina giuridica contenuta nel Codice Civile

La disciplina giuridica della caparra confirmatoria è contenuta nell’art. 1385 Codice Civile che recita:

“se al momento della conclusione del contratto una parte dà all’altra, a titolo di caparra, una somma di danaro o una quantità di altre cose fungibili, la caparra, in caso di adempimento, deve essere restituita o imputata alla prestazione dovuta.

Se la parte che ha dato la caparra è inadempiente, l’altra può recedere dal contratto, ritenendo la caparra; se inadempiente è invece la parte che l’ha ricevuta, l’altra può recedere dal contratto ed esigere il doppio della caparra”.

Per quanto concerne la forma del patto di caparra confirmatoria, non è richiesta alcuna sottoscrizione apposita delle parti nel caso in cui sia inserito nelle clausole generali del contratto (cfr. Cass. n. 1168/2004).

Come riporta la Sentenza Cass. n. 3071/2006 il patto di caparra può intervenire anche successivamente alla conclusione contrattuale e al versamento dell’importo pattuito.

All’interno del contratto preliminare di vendita è inserito il patto con il quale la dazione di una somma di denaro viene qualificata come caparra confirmatoria.

Per evitare che si verifichino problemi di qualsiasi natura, chi versa la caparra confirmatoria può chiedere il rilascio di una ricevuta, con la quale l’altra parte attesta di aver effettivamente ricevuto la somma che gli è stata versata.

Caparra confirmatoria: il diritto di recesso

Nel caso di inadempimento dell’obbligazione contrattuale, la disposizione codicistica in base al soggetto che si rende inadempiente distingue due ipotesi:

se l’inadempimento è imputabile alla parte che ha ricevuto la caparra, l’altra parte ha sempre la facoltà di richiedere il doppio della caparra versata e di recedere dal contratto,

se l’inadempimento è imputabile alla parte che ha versato la caparra, l’altra può decidere di trattenere la caparra versata e di recedere dal contratto. (  https://www.investireoggi.it  )

 

di Elena De Rossi
   (30/11/2020)

 

 

 

 

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