Gira e rigira, è sempre presa per i fondelli

Gira e rigira, è sempre presa per i fondelli. Ben tre governi: di Mario Monti , di Enrico Letta e Matteo Renzi non sono espressione della volontà del popolo italiano. Continui raggiri, senza voler mai affrontare il problema, la nostra Costituzione.
di Michele Luongo 

Gira e rigira, è sempre presa per i fondelliGira e rigira. Una cavalcata travolgente quella del “rottamatore” Matteo Renzi, senza freno, se non all’interno, proprio, del suo partito il PD, che non l’ha saputo riconoscerlo per tempo, chissà, forse, avrebbe sconfitto politicamente Berlusconi.

La politica italiana non riesce ad avere momenti alti, tanto più una sua continuità, è bassa molto bassa e si divincola nella pozzanghera, ed ogni volta che sta per affogare nella melma, uno spiraglio le permette il suo indisturbato galleggiare, in danno del popolo italiano.

Non nascondo che in un primo momento con una strabiliante comunicativa, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, per il suo dinamismo, per il suo parlare franco, quel suo modo diretto di dire, naturalmente, di facile presa, aveva incontrato anche il mio interesse.

Poi, quelle promesse quasi scadenzate mese per mese e quella richiesta di fiducia: « Chiediamo fiducia perché pensiamo che l’Italia abbia una necessità urgente di uscire dalla crisi» che sa di molto antico. Perciò non poteva distogliermi dalla realtà che ben tre governi: di Mario Monti, di Enrico Letta e Matteo Renzi non sono espressione della volontà del popolo italiano, ma, bensì da squallide manovre di palazzo, e solo questo dovrebbe indignare senza se e senza ma ( ricordate ), un popolo democratico che si rispetti. Invece nulla, e tutte e tre i governi, sempre con nuove tasse, hanno invocato il tema della crisi, e nel suo nome si calpesta il popolo sovrano.

Cosi si materializza la girandola: gira e rigira ci prendono per i fondelli, perché le vere riforme e una vera spending review, non saranno mai affrontate, saranno sempre e sole variazioni di facciata. A proposito dei fondelli ricordate quella dei saggi? Quanti erano: tre, sei, nove, quindici…

Purtroppo, c’è l’amarezza di questi continui raggiri, senza voler mai prendere in esame seriamente il problema, la nostra Costituzione. Siamo una Repubblica molto giovane, nata in un particolare momento storico, quindi, chiusa, bloccata, l’Italia ha davvero bisogno di grandi riforme e queste si possono fare solo con un’Assemblea Costituente. Mettendo nero su bianco, ad esempio:definire il numero dei parlamentari, dare maggiore potere al Presidente della Repubblica o al Presidente del Consiglio ( uno è di troppo ) come nelle altre democrazie, durata certa dei governi per una garanzia di governabilità, no a doppi incarichi né a doppie candidature dei politici, cambio dello staff dirigenziale, solo per citarne alcune.

Matteo Renzi, ha parlato chiaro, ci ha messo la faccia e il non essere un parlamentare ( per adesso) è anche la sua forza, perché se le cose si mettano male, andrà al Parlamento, penso che abbia il coraggio, si dimetterà dicendo: questi signori non vogliano cambiare nulla, quindi ad ognuno la sua responsabilità. Ma poi, siamo punto e capo, qui è il dramma, qui, il gira e rigira, altri spiragli per mescolare la melma. Allora non ci sono vie d’uscite… personalmente spero di si, ma sono convinto che solo mettendo mano alla Costituzione con un’Assemblea Costituente si possa rifondare – innovare lo Stato italiano e dare al suo popolo il giusto ruolo che merita.

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (28/04/2014)

 

 

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