Turismo internazionale, crollo verticale

Turismo internazionale. Nazioni Unite: il turismo rischia di perdere oltre 900 mld di dollari di fatturato. Un impatto devastante, ha sottolineato il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.
Redazione 

Turismo internazionale, crollo verticale
segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres

Turismo internazionale. Ammonta esattamente a 910 miliardi di dollari la perdita di fatturato globale dell’industria turistica stimata per quest’anno da una recente analisi dell’Organizzazione delle nazioni unite. E si sta parlando unicamente dei viaggi internazionali, il cui giro d’affari complessivo, dopo anni di crescita ininterrotta, si dovrebbe fermare a quota 1,2 mila miliardi di dollari. Il dato non tiene infatti conto del calo della componente domestica del comparto che, seppur inferiore a quello dell’outbound, risulta comunque consistente. Un crollo verticale, che potrebbe essere responsabile a fine anno di un decremento del pil globale compreso tra l’1,5% e il 2,8%.

D’altronde i numeri registrati fino a oggi sono impietosi. Nei soli primi cinque mesi di quest’anno il turismo internazionale ha perso qualcosa come 320 miliardi di fatturato rispetto allo stesso periodo del 2019, mettendo a rischio 120 milioni di posti di lavoro. Un impatto devastante, ha sottolineato il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, per un comparto che rappresenta la terza più importante fonte di esportazione del mercato mondiale, dietro solamente ai carburanti e ai prodotti chimici: “Uno shock terribile per i Paesi più sviluppati ma che per quelli in via di sviluppo si può tradurre in una vera emergenza, in particolare per alcune piccole isole e per certe destinazioni africane”.

Turismo internazionale, crollo verticale. A sottolineare ulteriormente la criticità del momento, la responsabile di market intellingence and competitiveness dell’Organizzazione mondiale del turismo (Unwto), Sandra Carvao, ha evidenziato come le perdite registrate nei primi cinque mesi dell’anno ammontino a tre volte tanto quelle occorse nel 2009, ossia nel momento di picco della crisi mondiale innescata dal crack Lehman-Brothers. (http://www.travelquotidiano.com/ )

 

    Redazione
  (27/08/2020)

 

 

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