Dibattito Europa, ammainare la bandiera

Europa ammainare la bandiera. L’Europa è gravemente malata. Non è questione di essere pro o contro l’Europa a prescindere, ma di non poter più accettare questa Europa.
di Silvia Zanetti

Dibattito Europa, ammainare la bandiera
Silvia Zanetti, portavoce SI PUO’ FARE! Trentino

La condivisione del presidente Fugatti della decisione di alcuni comuni di ammainare la bandiera dell’Unione Europea ci impone di intervenire nel dibattito.

Come trentini, infatti, non possiamo dimenticare che tra i padri fondatori dell’Europa c’è il “nostro” trentino Alcide Degasperi. A lui dobbiamo l’autonomia del Trentino; a lui la vittoria del 18 aprile 1948 che impedì all’Italia di finire sotto il tallone comunista sovietico; a lui, Adenauer e Schuman, la fondazione di un’ Europa unita dopo le lacerazioni della guerra. Oggi a noi, che ci richiamiamo anche ai suoi ideali, preme far notare che i tre padri fondatori dell’Europa oggi si sentirebbero traditi. Nei loro sogni, i paesi europei avrebbero dovuto riconoscersi affratellati e solidali, non concentrati in modo arcigno ognuno sui propri interessi nazionali. Non prevedevano, nei loro progetti, un super stato opaco e lontano dai cittadini, né immaginavano un primato della finanza a discapito della politica.

Tutti e tre i padri parlavano tedesco, ma tutti e tre temevano il nazionalismo germanico. Adenauer perché aveva conosciuto il nazionalsocialismo, dal quale era stato perseguitato; Degasperi perché, pur da amico dell’Austria imperiale quale era, aveva osteggiato prima il pangermanesimo pre I guerra mondiale, poi il fascismo ed il nazismo ed infine Schuman, perché consapevole che l’Europa avrebbe dovuto servire anche a contenere le pretese egemoniche della Germania che la sua Francia aveva sperimentato in due guerre mondiali. Oggi proprio la Germania di Merkel, unitamente all’Olanda e ad alcuni stati satelliti, mira da tempo ad un’egemonia sull’Europa, sino al punto di ignorare persino il pianto e le lacrime che si levano a causa della nuova pestilenza che stiamo vivendo.

Non è questione di essere pro o contro l’Europa a prescindere, ma di non poter più accettare questa Europa, così come è oggi. O il coronavirus servirà a riformarla profondamente, restituendola alle sue origini, o distruggerà definitivamente un’entità che ha perso ogni idealità ed ogni funzione. Riformarsi radicalmente o morire: questo deve fare oggi l’Europa, stretta dalle gravi contingenze. Chi continua a negarlo fa la stessa figura di chi sino a poco fa negava la pandemia ed invitava a considerarla una semplice influenza. Chi crede di poter uccidere il paziente senza conseguenze, si illude. L’Europa è gravemente malata: o si decide di curarla davvero o franerà del tutto. E allora diverremo davvero una colonia. Dei cinesi o degli americani o di altri…lo decideranno loro.

 

di  Silvia Zanetti
  Portavoce 
SI PUO’ FARE!

 

 

 

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