Storie d’acqua, Fersina, memoria narrata

Storie d’acqua, memoria narrata e cantata lungo la Fersina. Il progetto è a cura dell’associazione Amici della storia di Pergine. Iniziativa di una bella sinergia di realtà territoriale.

Redazione

 

Storie d'acqua, Fersina, memoria narrataIn programmazione per l’estate storie che raccontano le sfaccettature dell’elemento fondamentale per la vita umana e del bene comune per eccellenza: l’acqua. Le storie rappresentate o raccontate avranno luogo in diversi punti lungo la Fersina, per un totale di sei appuntamenti, che inizieranno a giugno e termineranno poi a settembre. Il progetto è a cura dell’associazione Amici della storia di Pergine con il supporto organizzativo dell’associazione culturale ariaTeatro e porta il nome di Storie d’acqua, memoria narrata e cantata lungo la Fersina.

Il leitmotiv degli eventi di Storie d’acqua, memoria narrata e cantata lungo la Fersina è quello di far percepire l’acqua, partendo dal torrente Fersina fino al fiume Adige, come patrimonio comunitario, la cui conoscenza, cura e trasmissione competono a tutti.

Si tratta di percorsi pluridisciplinari finalizzati alla conoscenza del passato della valle attraversata dal torrente Fersina e dell’influenza dell’acqua sulla vita della gente.

Questo piccolo ed originale festival nasce dalla collaborazione e la sinergia tra numerose realtà, quali Amici della Storia e ariaTeatro, con il fondamentale supporto della STET e della Fondazione Caritro, con il sostegno del Comune di Pergine e la collaborazione del Comune di Palù del Fersina, l’Istituto culturale mocheno, le associazioni Eureka, Danzamania, Museo degli attrezzi agricoli di Canezza, Compagnia La Burrasca, Teatro delle Garberie e Sat di Pergine.

Il primo appuntamento è fissato per sabato 8 e domenica 9 giugno 2019, e il primo luogo designato per la scoperta e la valorizzazione dell’acqua sarà l’Orrido di Ponte Alto con l’evento La cacciatrice, il vescovo e l’ingegnere curato dalla Compagnia La burrasca in collaborazione con l’Ecomuseo Argentario, con Maria Vittoria Barrella e Simone Panza, in replica alle ore 18, ore 19 e ore 20. Attraverso una visita guidata teatralizzata gli spettatori si immergeranno in un viaggio nel tempo tra figure storiche e immaginarie e il genius loci, in cui tre personaggi si rapportano al luogo naturale e descrivono diversi approcci alla natura, alle sue energie, alle sue risorse e ai timori che essa può installare.

La seconda tappa di questo progetto, segnata per sabato 22 giugno 2019 alle ore 9.30, sarà l’alta Valle dei Mocheni e il Lago di Erdemolo dove la Compagnia (S)legati, con Mattia Fabbris e Jacopo Bicocchi, in collaborazione con SAT e Associazione Eureka, propone e presenta Teatrekking “La carne dell’orso” : una vera e propria fusione di attività teatrale e attività “alpina”. Una gita in montagna della durata di mezza giornata, dove un percorso fisico coesisterà con un percorso narrativo. Si camminerà tutti insieme, si parlerà poco durante il cammino e ci sarà spazio per le parole,  per i racconti e per la condivisione durante le soste e nel silenzio dell’arrivo.

La centrale idroelettrica del Rio Nero sarà un’altra postazione che verrà visitata, domenica 14 luglio 2019 alle ore 19.30, che porterà attraverso una passeggiata verso le Roste dove avrà luogo, alle ore 21.00 l’evento Benedetta acqua, una narrazione a cura di Chiara Benedetti accompagnata da canti tradizionali eseguiti da Renato Morelli, Giulia Prete ed Elida Bellon. Si tratta di un racconto costruito sui canti che l’acqua ha ispirato, nelle sue varie forme e funzioni sociali, simboliche e rituali. Un racconto di quei popoli che hanno replicato il ciclo delle proprie vite accostandolo a quello dell’acqua, con un andamento lento e ripetitivo, scandito dai canti delle varie stagioni della vita. Un elogio alla lentezza, alla contemplazione e alla saggezza perduta dei ritmi della natura.

Proseguendo, venerdì 2 agosto 2019 alle ore 19.30, ci sarà una visita guidata al Museo degli attrezzi agricoli di Canezza e poi una passeggiata verso le Roste dove alle ore 21.00 verrà messa in scena Bosco da remi di e con Paola Brolati e con le musiche dal vivo di Andrea Da Cortà e Sandro Del Duca.

Bosco da remi è un testo che parla di zattere, di un zattiere e di sua moglie, la “Rossa”, che abita a Borgo Piave (Belluno) e che si prepara a condurre la zattera fino a Venezia per consegnare la merce al posto del marito Giacomo, che nel frattempo è “disperso” in qualche osteria lungo la Calzattera. Navigando la “Rossa” narra le vicende degli zattieri della Piave e della Piave stessa che permetteva la navigazione di grandi zattere che trasportavano a Venezia materie prime come il legname, passeggeri e generi alimentari. Si muovevano da Belluno verso la laguna e approdavano poi alle Fondamenta Nove, a Venezia.

Una visita guidata e la degustazione dell’acqua presso l’acquedotto Busneck aprirà invece l’appuntamento di giovedì 29 agosto 2019 alle ore 19.30 con la partecipazione di Marco Larentis, a seguire è prevista una passeggiata verso Canezza, nello specifico alla centrale idroelettrica della STET dove avrà luogo Each2All, un dialogo energico ed energetico tra movimento e suono, con la musica composta ed eseguita da Luca Vianini e una performance di danza a cura di Elisa Libardi.  Si tratta di una performance site specific che pone sempre al centro della narrazione l’acqua, vista in questo caso come elemento primigenio alla base di tutte le forme di vita conosciute ma anche come elemento generatore di elettricità, ormai simbolo imprescindibile del mondo moderno. La partitura è stata scritta appositamente per l’occasione in cui, al contrappunto tra danza e musica, si aggiungerà anche il frastuono industriale delle due turbine Francis, vero cuore della centrale idroelettrica.

Giovedì 5 settembre 2019 alle ore 19.30 si terrà al Teatro comunale di Pergine una conferenza cogestita con la STET sul tema dell’acqua come bene comune e un rinfresco al seguito; a concludere la rassegna ci sarà, al Teatro di Pergine alle ore 21.00, la proiezione del film Storie di terre e d’acqua: Adige Etsch di Vittorio Curzel che sarà anche presente per un dialogo  subito dopo la proiezione. Il film è una narrazione di frammenti della storia del fiume Adige che si intreccia con le performance di musicisti che testimoniano il riferimento alle tradizioni locali e l’apertura cosmopolita di una piccola parte d’Europa, fra Alpi e Mediterraneo.

Il progetto Storie d’acqua, memoria narrata e cantata lungo la Fersina affronta quindi la tematica dell’acqua come bene comune, coniugando l’aspetto storico con quello artistico e letterario permettendo così di rivolgersi a un pubblico multi generazionale e multidisciplinare.

Gli eventi proposti, infatti, permettono di rivolgersi sia agli amanti della montagna che agli appassionati di storia del territorio fino ai fruitori del teatro e agli ascoltatori di musica elettronica. A questo il progetto affianca la sfida di unire il teatro con la narrazione storica in un contesto naturalistico in modo da far vivere con occhi nuovi i molti luoghi storici che custodisce la valle. Il carattere escursionistico di alcune performance diventa occasione di aggregazione, mentre gli eventi più statici sono un’opportunità di scoperta del territorio per chi non può o non vuole sperimentarlo da troppo vicino. (  https://www.ariateatro.it/   –   http://www.teatrodipergine.it/  )

 

    Redazione
  (05/06/2019)

 

 

 

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