L’anima di Selene

Estemporanea a Soverato vince il futurista Antonio Oliva. Ma la semplicità dell’ “Anima” di Selene incanta il pubblico. Impegno da parte del presidente del Rotary club Nicola Lombardo per la crescita culturale della cittadina. 
di Michele Luongo

 

 

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Anima, opera di Selene

Soverato in provincia di Catanzaro una bella cittadina sulla costa jonica con un mare che lascia sognare, sabato scorso, a cura del Rotary Club Soverato, si è tenuta la prima “Estemporanea di Pittura a tema libero, Figurativo ed Astratto”. Ogni artista ha messo a fuoco la propria scena, il paesaggio, lo scorcio, il pensiero, e sulla tela bianca come d’incanto prendeva forma, sostanza, l’espressione magica dell’arte.

Il vincitore del concorso estemporaneo è Antonio Oliva di Rende con una bella opera di riferimento futuristico dinamico: “l’opera raffigura una Soverato che coniuga alle bellezze paesaggistiche del suo mare e del suo golfo una dimensione cinetica e futuristica, il risultato è quello quindi non di una Soverato retro e da cartolina ma di una città che deve impossessarsi del suo futuro salvaguardando il meglio del suo presente; una città che dal turismo in un’ottica moderna e avanguardistica può trovare momenti esaltanti di un rilancio economico ma anche culturale”.  Il presidente del Rotary Club Nicola Lombardo intende percorrere una strada di crescita e culturale del territorio. Non ci resta che augurarcelo, visto che troppo spesso al Sud gli impegni si lasciano nell’oblio.

Tra le opere ho trovato molto interessante “Anima” di Claudia Iozzo, in arte “Selene”, una pennellata leggera, una felice combinazione di colori di grigio e bianco, una rosa e petali blu come bollicine d’acqua, è riuscita a trasmettere quasi la staticità di un corpo vuoto proprio come quando l’anima l’abbandona.  Selene, a riguardo della sua opera ci ha riferito non è altro che ” La sensazione che mi dà il mare, in esso vedo la libertà dell’essere umano “.  Probabilmente è la medesima sensazione che hanno ricevuto i visitatori che con evidente interesse si soffermavano a contemplare “Anima”.

La semplicità della giovine artista è quasi un invito alla riflessione, come la sua “Anima”, forse non bisogna guardare sempre alla notorietà o ad una corrente, ma avere il coraggio di scegliere e dare valore a qualcosa di nuovo che pure il mondo dell’arte ne ha tanto bisogno.

Le opere artistiche dei partecipanti al concorso, realizzate in occasione dell’estemporanea, sono state esposte al pubblico nella piazzetta don Giovanni Gnolfo. Ecco, mi si permette un consiglio, per il prossimo anno sarebbe opportuno scegliere altra data e lasciare le opere in esposizione almeno una settimana. Considerato il fine benefico del Rotary, magari organizzare una serata conclusiva ponendo all’asta l’opera vincitrice, ma anche le altre, il cui ricavato potrà essere destinato sì alla beneficenza, ma senza guardare troppo lontano, a volte si sa, a poca distanza, c’è proprio tanto bisogno di qualche aiuto concreto.

 

di Michele Luongo ©Riproduzione riservata
                  (01/09/2015)

 

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